Rsa abusiva: 5 arresti per truffe agli anziani

La struttura, una casa di cura non autorizzata, avrebbe truffato gli ospiti e causato la morte di uno di loro.

Questa mattina la polizia ha arrestato cinque persone per aver raggirato alcuni anziani in una struttura di cohousing vicino Roma, che in realtà sarebbe stata una Rsa abusiva. Tra gli arrestati c’è anche Maricetta Tirrito, presidente dell’associazione “Laboratorio Una donna” impegnata nella lotta alla mafia che denunciò l’attentato a don Coluccia.

Le indagini sono partite dopo la segnalazione di alcuni conoscenti di uno degli anziani, che avevano denunciato condotte di circonvenzione messe in atto all’interno della struttura. Gli investigatori del commissariato di Anzio/Nettuno hanno quindi ricostruito che gli anziani sarebbero stati convinti a effettuare disposizioni patrimoniali, con la sottoscrizione di carte prepagate su cui far confluire le somme delle pensioni delle vittime.

In un caso, sarebbe stata falsamente certificata la capacità d’intendere di un ultra 85enne per consentire che quest’ultimo sottoscrivesse una procura speciale a vantaggio della principale indagata per un immobile di pregio ad Anzio. L’anziano si sarebbe poi aggravato, ma non sarebbe stato trasferito in ospedale, ed è morto nella struttura.

Le accuse nei confronti degli arrestati sono omicidio con dolo eventuale, circonvenzione d’incapace, esercizio abusivo della professione medica e falso ideologico e materiale, aggravati dall’aver commesso il fatto per conseguire il profitto delle condotte delittuose consumate. Colpiti dai provvedimenti cautelari sono quattro donne e un uomo, incluso un medico. Su richiesta della Procura, il gip di Velletri ha disposto il sequestro preventivo di circa 385mila euro.