Il lago che nasconde i misteri: Bolsena ti catturerà e non ti lascerà più andare via
Alla scoperta dell’antica città dei Volsci, nella Tuscia settentrionale: Bolsena tra storia, miracoli e feste suggestive
Situata in provincia di Viterbo su un colle alle pendici dei Monti Volsini, Bolsena vanta una posizione panoramica sul lago vulcanico più grande d’Europa, con le sue spiagge di sabbia nera e due isole al suo interno, l’Isola Bisentina e l’Isola Martana, dove nidificano alcune specie di uccelli acquatici.
Il centro storico del borgo è considerato uno dei più pittoreschi del Lazio, con tratti medievali e rinascimentali. Passeggiando per le viuzze ci imbatteremo in botteghe tipiche, ristoranti che propongono specialità locali a base dei pesci di lago – come anguilla e coregone – e casette abbellite da fiori e drappi delle tre contrade del borgo. Da non perdere la zona attorno alla Rocca Monaldeschi della Cervara, dove le casette in pietra locale scura circondano il maniero.
La Rocca Monaldeschi domina Bolsena con le sue quattro torri, da cui si gode un magnifico panorama sul lago e sugli scavi della città etrusco-romana di Volsinii; il castello risale al XIII-XIV secolo e oggi ospita il Museo Territoriale del Lago di Bolsena, dove sono conservati reperti archeologici dell’età del ferro, e poi etruschi e romani (provenienti dalla antica città di Volsinii) e potremo anche scoprire la storia della zona grazie alle ricostruzioni virtuali.
Questi territori erano abitati già in epoca preistorica, quando sorgeva qui un villaggio di palafitte, come attestano i resti rinvenuti nei pressi del lago, oggi conservati nel museo. Inoltre, vedremo ceramiche medievali e rinascimentali, nonché strumenti da pesca e di altre attività folcloristiche locali, con particolare riguardo al lavoro dei pescatori.
I Misteri di Santa Cristina e il Miracolo del Corpus Domini
Nella parte più bassa del borgo sorge invece la Collegiata di Santa Cristina (XI secolo) – in stile romanico – considerato uno dei luoghi più sacri di tutta la provincia, a cui sono legati i due appuntamenti più noti di Bolsena: la festa del Corpus Domini il 18 giugno – con la processione e l’infiorata – e la rievocazione dei Misteri di Santa Cristina, Patrona di Bolsena, il 23 e il 24 luglio, con i “quadri viventi” ossia rappresentazioni figurate dei sette misteri della santa, un evento di grande suggestione. Si narra che nel 292 la figlia di un prefetto romano di nome Cristina si convertì al cristianesimo contro il volere del padre, il quale ne ordinò la tortura e l’assassinio gettandola nelle acque del lago di Bolsena legata a un masso, che però galleggiò.
Nella Collegiata di Santa Cristina possiamo vedere le reliquie del Miracolo del Corpus Domini, avvenuto nel 1263: si tratta di un marmo macchiato del sangue colato dall’ostia consacrata nell’altare maggiore della Cappella del Miracolo. In seguito al miracolo eucaristico vennero istituiti il Corpus Domini e la tradizione delle infiorate, in cui non solo Bolsena ma anche altri borghi del centro Italia vengono invasi da coloratissimi tappeti di fiori freschi. Dalla Cappella del Miracolo si accede alla Grotta di Santa Cristina, che conserva una pietra con le orme della martire, calpestate prima di essere buttata nelle acque del lago. Qui si trovano anche le catacombe del II-V d.C. con oltre 1600 sepolture tra cui anche il sarcofago che conserva le spoglie della Santa.
Chiese e palazzi di Bolsena
Si narra che la fonte in Piazza San Rocco curò il Santo con le sue acque miracolose. Di fronte all’ingresso del borgo medievale possiamo visitare la Chiesa di San Francesco, in stile gotico del XIII secolo; tra i vicoli del borgo la romanica Chiesetta di San Salvatore.
Inoltre da vedere il gotico Palazzo Ranieri della fine del XIII secolo, il rinascimentale Palazzo del Drago (XVI sec.) interamente decorato con stucchi, affreschi e quadri e il cinquecentesco Palazzo Cozza Caposavi. Concludiamo la visita di Bolsena al tramonto con una suggestiva passeggiata sul lungolago.