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Hai mai sognato di viaggiare nel tempo? Ora puoi farlo a Roma, sarà un’esperienza indimenticabile

Immagine tratta dalla locandina della mostra – Roma.Cronacalive.it (fonte Facebook)

Fino al 24 marzo 2024 al Palazzo delle esposizioni “Macchine del tempo”, la mostra che ci accompagna in un’avventura nello spazio e nel tempo

Il percorso espositivo di Macchine del tempo è un connubio tra divulgazione scientifica, gioco e cultura, con exhibit interattivi, telescopi, satelliti, tecnologie innovative – come la realtà virtuale – e videogiochi che consentono a tutti di avvicinarsi all’astrofisica e all’astronomia e conoscere le recenti scoperte di Inaf e le sfide della ricerca.

La mostra è stata ideata e realizzata da Inaf – Istituto nazionale di astrofisica – in collaborazione con Pleiadi, promossa dall’Assessorato alla cultura di Roma Capitale e da Azienda speciale Palaexpo, che si è occupata anche dell’organizzazione e ha contribuito alla produzione.

Le “macchine del tempo” sono i telescopi che ci trasportano all’origine dell’universo, quando le prime galassie e le stelle hanno preso forma, ma anche nel passato più recente grazie all’osservazione degli esopianeti, quei mondi lontani che stanno nascendo o che orbitano attorno ad altre stelle e che ci fanno capire un po’ meglio la storia del pianeta Terra e del sistema solare.

Il percorso espositivo si sviluppa come un’esperienza immersiva, a cominciare da un cielo stellato che potremo ammirare con il cannocchiale, come fece Galileo oltre 400 anni fa, che utilizzò la prima “macchina del tempo”. Il viaggio continua – in versione ludica con una vera e propria sala giochi in stile anni Ottanta – attraverso i pianeti del Sistema solare, e poi stelle, galassie e ammassi di galassie. È un “viaggio nel tempo” poiché, quando osserviamo il cielo, la luce – con la sua velocità – non ci permette di vedere il presente ma solo il passato.

Un’esperienza immersiva e inclusiva

La mostra è fruibile sia in italiano sia in inglese e dispone di molti elementi di inclusività per persone sorde, cieche e ipovedenti, come i software di sonificazione che permettono di “sentire” le immagini, rappresentazioni tattili che rendono tangibile l’informazione sulle diverse aree di un’immagine e video in Lis.

La mostra offre anche dei laboratori didattici per bambini e ragazzi. In programma anche incontri scientifici con importanti esponenti della ricerca astrofisica e spaziale a livello mondiale, e poi aperitivi scientifici, incontri di poetry slam e dibattiti.

I prossimi eventi

Tra gli ospiti il Premio Nobel per la fisica Michel Mayor (per la scoperta del primo pianeta in orbita attorno a una stella di tipo solare), con la conferenza di mercoledì 6 dicembre alle 18:30 “Altre terre nell’Universo? La ricerca della vita nello Spazio”.

Giovedì 8 febbraio alle 18:30 interverranno Marica Branchesi – Gran Sasso Science Institute (Gssi) – e Viviana Fafone, Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), con la conferenza “Otto anni di onde gravitazionali – l’astronomia multimessagera, da Ligo-Virgo all’Einstein Telescope”. Domenica 11 febbraio alle 20 lo spettacolo di divulgazione scientifica “STEMmano ponno esse donne o ponno esse scienziate” di e con La Scienza Coatta e Ludovica Di Donato, un’iniziativa Unesco in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza.