Rinviata a giudizio Irene Pivetti per scandalo mascherine da 35 milioni di euro
La giustizia italiana si abbatte nuovamente su Irene Pivetti, ex Presidente della Camera dei Deputati. Il Tribunale di Busto Arsizio l’ha rinviata a giudizio in relazione allo scandalo legato alle mascherine durante la pandemia, un affare dal valore di quasi 35 milioni di euro.
Le accuse e il coinvolgimento di Irene Pivetti
Il Gup del Tribunale di Busto Arsizio ha accolto la richiesta del pm Ciro Caramore di rinviare a giudizio Irene Pivetti, coinvolta in un presunto sistema fraudolento legato alla fornitura di mascherine per la Lombardia durante l’emergenza sanitaria. L’ex Presidente della Camera avrebbe gestito, secondo le indagini, insieme alla figlia, al genero, all’imprenditore LM e ad altri soggetti, un sistema illecito che coinvolgeva una partita di mascherine provenienti dalla Cina, per un valore superiore ai 30 milioni di euro. Le accuse nei confronti di Pivetti includono frode, bancarotta, appropriazione indebita, riciclaggio e autoriciclaggio.
Il dibattimento e le altre vicende giudiziarie
Il processo sullo scandalo delle mascherine è previsto iniziare alla fine di novembre 2024, offrendo a Irene Pivetti l’opportunità di difendersi e chiarire la propria posizione. La politica, già coinvolta in altre indagini penali, è stata recentemente coinvolta in un’altra vicenda legata alla frode fiscale, con una richiesta di condanna a 4 anni da parte dei magistrati. La situazione giudiziaria della Pivetti si fa sempre più intricata e complicata.