Nuovi problemi di sicurezza nel carcere Regina Coeli di Roma
Nuovi Problemi di Sicurezza nel Carcere Regina Coeli di Roma
Un recente intervento della Polizia Penitenziaria ha portato alla luce ulteriori criticità all’interno del carcere Regina Coeli di Roma. Durante un’ispezione, gli agenti hanno scoperto dosi di sostanze stupefacenti e persino telefoni cellulari nelle celle dei detenuti.
L’Ultimo Scoperta nel Carcere Regina Coeli
Dopo la rissa tra detenuti avvenuta di recente, questo nuovo episodio potrebbe essere una conseguenza di tale vicenda. Come riportato in precedenza, si pensa che l’aggressione sia nata da questioni legate alla droga, con un gruppo di detenuti che cercava di assumere il controllo della struttura.
Durante l’ispezione, gli agenti hanno trovato prove tangibili di questa problematica. Molti detenuti nascondevano sostanze stupefacenti e, soprattutto, smartphone nelle loro celle. Questi telefoni consentivano ai detenuti di effettuare chiamate esterne e mantenere contatti con il mondo criminale al di fuori del carcere.
L’Iniziativa delle Lenzuola
Un’altra complicazione per i controlli all’interno del carcere è l’uso delle lenzuola provenienti da casa, denunciato dal sindacato USPP Lazio. Questa pratica, consentita ogni 15 giorni, ha reso ancora più difficile il lavoro di controllo della Polizia Penitenziaria. Nonostante i rigorosi controlli sui pacchi destinati ai detenuti, questa pratica potrebbe facilitare l’ingresso di materiale illecito, incluso la droga, come confermato dagli agenti durante le recenti ispezioni.
In merito a queste problematiche, l’USPP Lazio ha richiesto un aumento delle risorse umane nelle carceri romane e laziali.
Questi ultimi ritrovamenti sollevano seri dubbi sulla sicurezza e sul controllo all’interno del carcere Regina Coeli, evidenziando la necessità di interventi immediati per contrastare il traffico di droga e l’uso di dispositivi illegali all’interno delle carceri.
Concludendo, questi eventi richiedono un’azione rapida e decisa per garantire la sicurezza all’interno delle istituzioni carcerarie e prevenire il coinvolgimento dei detenuti in attività illegali.