Omicidio Mollicone: la Corte si ritira per prendere una decisione
Battaglia in aula sulla deposizione del maresciallo Terzigni, la Corte dovrà esprimere una decisione sulla possibilità di accettarlo come teste.
Roma – Confronto duro tra la procura generale, le parti civili e la difesa nel processo per l’omicidio di Serena Mollicone, la ragazza di 18 anni di Arce uccisa nel 2001. Il processo si sta svolgendo davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Roma e la Corte dovrà prendere la decisione riguardo la possibilità di accettare come teste il luogotenente Gabriele Tersigni – l’ex comandante della stazione dei carabinieri di Fontana Liri.
Il brigadiere Santino Tuzi, che è morto suicida nel 2008, aveva affidato proprio a Tersigni le sue confidenze. Gli avrebbe infatti rivelato di aver visto Serena Mollicone entrare in caserma nella mattinata del 1° luglio del 2001. Si tratta di un teste chiave per la procura di Cassino, e per questo era stata già chiesta l’escussione in primo grado. Ma la difesa aveva presentato un’eccezione. Per questo la Procura generale aveva impugnato l’ordinanza di accoglimento dell’eccezione difensiva. La Corte si è riunita per prendere una decisione.
Aggiornamento: la Corte d’Assise d’Appello di Roma ha deciso di confermare l’ordinanza della corte d’Assise di Cassino ed accogliere l’eccezione della difesa sulla deposizione del luogotenente Gabriele Tersigni. Il Carabiniere sarà sentito in aula, ma potrà riferirsi solo agli atti di indagine svolti sull’omicidio e non dei colloqui con Tuzi.