“Vecchio come er cucco”: i detti romani e il loro incredibile significato
Ogni proverbio locale ha radici nel popolo che lo usa: vediamo insieme quali sono i detti romani più utilizzati e perché.
I detti e proverbi romani sono tesori ed eredità culturale di un popolo che di storia ne ha vista e ne ha fatta: riflettono l’umorismo e il modo di pensare delle persone che li usano, come anche dell’ambiente culturale e geografico che li circonda.
In Italia infatti, possiamo ben delineare una cultura regionale anche in base ai detti dialettali che quelle persone, nate e cresciute in quel posto, continuano a dirsi e quindi a tramandarsi di secolo in secolo: questi detti sono influenzati non solo dalle tradizioni di chi li utilizzava ma anche rimodernati in base alle esigenze del popolo che nel presente ne usufruisce ancora.
Molti detti così come molti proverbi infatti, sono andati perduti nel dimenticatoio della memoria proprio per il loro non utilizzo nella lingua parlata ma Roma fa una grande eccezione.
Ecco quindi alcuni detti più utilizzati e il loro significato profondo.
Detti romani e cosa significano
Abbiamo selezionato alcuni detti, i più usati a Roma, di cui però non sapete il significato profondo.
In molti infatti ci chiediamo sempre “ma perché si dice proprio così? Perché mai con quell’espressione strampalata si indica quel concetto?” .
Ci sono modi di dire nel dialetto romanesco che, ancora oggi, fanno parte del parlato comune. Tra questi un’espressione che spicca e forse la più usata: vecchio come er cucco, che viene tipicamente usata per riferirsi ad un oggetto o persona molto vecchio.
Si pensa che il detto sia nato per indicare un oggetto, il “cucco”, un fischietto tra i primi giocattoli sonori dei tempi antichi. Secondo altre fonti invece, sarebbe una deformazione onomatopeica di Abacuc, uno dei 12 profeti di Israele, rappresentato come un uomo molto anziano con una barba folta.
Come anche “Di er Pantheon no a rotonda”, un tipico esempio di come un detto antico, entri nel parlato locale e venga mutato: questo detto viene utilizzato per indicare di andare al punto senza troppi giri di parole e nella frase si utilizza la parola rotonda perché, oltre ad indicare un oggetto rotondo e quindi un serpente che si morde la coda, come artificio per diluire il traffico, la rotonda si è iniziata ad introdurre tardi nel panorama Italiano.
Ci sono molti automobilisti più vecchi, che infatti non sanno come funzionino le precedenze e, nonostante si sia cercato di spiegarle, è un concetto troppo complicato.