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Un adolescente al giorno in Italia tenta di togliersi la vita, e purtroppo qualcuno ci riesce: i motivi sono inquietanti

Disagio giovanile – Roma.Cronacalive.it (foto Corporate+)

Ogni giorno in Italia un adolescente tenta il suicidio. Negli ultimi due anni si è registrato un aumento del 75% dei casi

Dopo la pandemia il malessere dei giovanissimi è aumentato in maniera esponenziale, con sintomatologie ansiose e depressive, stress e attacchi di panico, bassa autostima e difficoltà relazionali, problemi a scuola e pressioni sociali, dipendenze da alcol e fumo e fenomeni di bullismo e cyberbullismo, di cui è vittima il 95% degli adolescenti.

I social network e i dispositivi digitali hanno peggiorato notevolmente la situazione: più tempo i bambini e gli adolescenti passano davanti agli schermi, più gravi sono le sindromi depressive che ne conseguono, come ha sottolineato uno studio della Società italiana di pediatria. L’abuso di smartphone e social hanno effetti estremamente negativi sulla socializzazione dei giovani, aumentando i rischi di depressione da social e di cyberbullismo.

Un altro allarme dal mondo digitale che desta molte preoccupazioni riguarda le sfide social, che spingono i giovanissimi ad andare incontro alla morte per qualche like. Il rischio per i ragazzi è altissimo, poiché vengono manipolati da criminali senza scrupoli. Ricordiamo la “Blue whale challenge”, la sfida della balena bianca che prevedeva una serie di regole da seguire, per finire con la prova estrema: lanciarsi da un palazzo. La sfida social più recente è la “Blackout challenge”, che consiste nel legarsi una cintura al collo per vedere quanto si resiste: il risultato è la morte per asfissia, come è accaduto a una bambina di dieci anni di Palermo, che aveva partecipato alla terribile scommessa su TikTok.

Sta di fatto che gli insegnanti stanno rilevando un aumento dell’81 per cento dei casi di ansia e stress tra gli alunni, e ancora più preoccupante è l’età sempre più precoce in cui si manifestano: già dalla scuola primaria. Ben tre docenti su quattro notano anche un incremento dei comportamenti aggressivi, oltre a indolenza e noia, come indica un’indagine dell’istituto Nomisma. Durante l’emergenza sanitaria in Italia – secondo i dati del 2023 di Unicef e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli – fra i giovani sono aumentate la noia del 68%, la demotivazione del 66%, la solitudine del 62,7%, l’ansia del 60% e la paura e la rabbia del 46%. Circa sei ragazzi su dieci hanno provato emozioni negative durante il lockdown, secondo le ricerche della Fondazione Patrizio Paoletti, istituto di ricerca interdisciplinare su neuroscienze, psicologia e pedagogia.

Le ragioni dei suicidi

Le cause dei suicidi sono però molto spesso multifattoriali. Secondo gli studiosi i pensieri suicidi possono insorgere sia per motivi biologici – come una storia familiare di depressione, l’uso di sostanze e i cambi ormonali – sia per cause psicosociali, come i maltrattamenti infantili, la morte di un familiare o un amico, oppure rapporti conflittuali in famiglia e nelle relazioni personali.

Recentemente a Centocelle il suicidio di un dodicenne, uno dei casi più giovani: il 10 ottobre un alunno di seconda media si butta dal balcone di casa sua al quinto piano. Poi sono numerosi tra gli adolescenti i casi di suicidio per omotransfobia, che è una delle cause più diffuse in Europa – secondo uno studio dell’Università di Edimburgo un suicidio su quattro tra i giovani dai 16 ai 25 anni – come è il caso della diciannovenne Chiara, trans di Napoli vittima di emarginazione e violenze.

Un bambino in preda a solitudine ed emarginazione – Roma.Cronacalive.it (foto Corporate+)

Come aumentare la resilienza degli adolescenti

Gli adolescenti di oggi appaiono sempre più incapaci di regolare le proprie emozioni, eccessivamente autocritici e con un basso livello di resilienza. Questo disagio psicologico giovanile si può contrastare in maniera efficace: lo ha sperimentato la Fondazione Paoletti grazie all’intervento neuro-psicopedagogico “Prefigurare il futuro” – condotto nelle scuole italiane durante e dopo la pandemia – che ha fornito a oltre 3 mila adolescenti, genitori e insegnanti alcuni strumenti per affrontare le difficoltà in maniera positiva.

Si tratta di dieci chiavi della resilienza, tra cui ripartire da ciò che si può controllare e prendere piccole decisioni, individuare un bell’obiettivo da raggiungere, prendere ispirazione, focalizzarsi su ciò che è davvero importante, esercitare la gratitudine, coltivare i rapporti sociali e la curiosità verso il mondo. Questi piccoli esercizi quotidiani possono aiutare i giovanissimi a trovare un senso e una direzione, evitandosi di perdersi.