Operazione della Polizia di Stato contro lo sfruttamento della prostituzione e criminalità straniera
Oggi si è conclusa un’importante operazione della Polizia di Stato volta a contrastare lo sfruttamento della prostituzione, coinvolgendo anche minorenni. L’operazione ha visto l’impiego di 400 agenti coordinati dallo SCO (Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato) in 27 province italiane, tra cui Roma, Milano, Napoli e Bari. L’obiettivo principale è stato individuare soggetti legati alla criminalità straniera, in particolare cinese, dediti al favoreggiamento della prostituzione.
Attività di polizia giudiziaria
Le Squadre mobili competenti hanno condotto indagini preliminari su soggetti e luoghi legati alla criminalità straniera che favorisce la prostituzione. Sono stati effettuati controlli e perquisizioni in appartamenti ed esercizi pubblici che nascondevano attività di prostituzione dietro fittizie attività professionali, pubblicizzate online. L’operazione ha coinvolto anche 60 equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine e Unità cinofile.
Arresti e sequestri
Sette persone sono state arrestate per reati legati all’immigrazione, sfruttamento della prostituzione, stupefacenti e reati contro la persona. Altre 71 persone sono state denunciate per reati simili. Durante le perquisizioni sono state rinvenute droghe come cocaina, hashish ed eroina. Sono stati sequestrati anche un fucile illecito, oltre 10.000 euro di proventi illeciti e tre immobili adibiti abusivamente a prostituzione.
Multe e provvedimenti amministrativi
Sono state elevate 82 sanzioni amministrative per diverse violazioni, tra cui esercizio abusivo di attività commerciale, normativa sull’immigrazione e sugli stupefacenti, irregolarità nell’assunzione di lavoratori e violazioni sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre, sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie in alcuni locali.
Scoperte a Latina
A Latina, la Polizia ha individuato un centro massaggi abusivo gestito da cittadine cinesi, con gravi problemi igienico-sanitari. Sono stati sequestrati cellulari, denaro e preservativi. La titolare è stata deferita alla Procura della Repubblica per favoreggiamento della prostituzione. In un altro appartamento, una cittadina giapponese è stata trovata a svolgere attività di prostituzione, con conseguente decreto di espulsione emesso nei suoi confronti.