Due donne sfrattate dopo quasi 30 anni: la storia di Lia e Giorgia
La vita di Lia e Giorgia è stata stravolta quando, dopo 27 anni, sono state costrette a lasciare l’appartamento Enpaia di via Deserto di Gobi a Roma a causa di uno sfratto esecutivo. La situazione di morosità incolpevole risale al 2017, quando l’ex marito di Lia non pagò l’affitto dell’alloggio in cui vivevano. Nonostante Lia abbia cercato di acquistare la casa per estinguere il debito, la proposta è stata rifiutata, portando allo sfratto.
L’origine del problema
Dopo aver vissuto per anni nell’appartamento insieme alla figlia disoccupata Giorgia, Lia ha scoperto nel 2018 che l’affitto non era stato pagato per l’anno precedente. Nonostante i tentativi di saldare il debito, le due donne si sono trovate in una situazione senza via d’uscita. L’ente ha avviato la procedura di sfratto nel 2022 dopo aver respinto la proposta di acquisto di Lia.
La situazione a Roma
La vicenda di Lia e Giorgia non è un caso isolato a Roma, dove gli sfratti sono all’ordine del giorno. Nel 2023, la Capitale è stata la città italiana con il maggior numero di sfratti esecutivi, con 6.486 provvedimenti notificati. L’associazione inquilini evidenzia come l’approvazione del piano casa del Comune non abbia evitato persecuzioni come quella vissuta da Lia.
Emergenza abitativa e il Giubileo
La situazione degli sfratti si aggrava con l’avvicinarsi del Giubileo, con proprietari che preferiscono trasformare le case in affitti turistici anziché rinnovare i contratti con le famiglie residenti. Questa speculazione immobiliare sta privando molte persone del diritto abitativo, creando una crisi umanitaria imminente che coinvolgerà migliaia di cittadini romani.