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Attacchi vandalici alla sede di Pro Vita & Famiglia Onlus a Roma

La sede di Pro Vita & Famiglia Onlus nel Centro Storico di Roma è stata nuovamente oggetto di un vile attacco vandalico, il secondo nel corso di questo mese. Gli eventi si sono susseguiti rapidamente, con l’ultimo episodio verificatosi durante la mattinata di ieri, a pochi giorni di distanza dal precedente. A riportare la notizia è stato il portavoce dell’associazione, Jacopo Coghe, che tramite i social media ha reso pubblica la situazione e i danni subiti dalla struttura situata in viale Manzoni.

Un clima di ostilità

Si tratta di un clima di ostilità che si protrae nel tempo, con ripetuti attacchi che mettono in pericolo non solo la struttura fisica, ma anche il lavoro e gli ideali portati avanti da Pro Vita & Famiglia Onlus. Quest’ultima azione vandalica è stata rivendicata dal movimento di estrema sinistra LGBT Priot Pride, il quale ha preso d’assalto la sede dell’associazione sotto il Parco di Colle Oppio. Gli attivisti hanno utilizzato bombolette spray per imbrattare le pareti esterne e hanno affisso manifesti provocatori che hanno suscitato indignazione e sconcerto.

Manifesti e simboli controversi

I manifesti affissi rappresentavano la Basilica di San Pietro in fiamme, con la bandiera della Palestina sventolante sulla cupola, seguita dallo slogan “Queers for Palestine”. Un gesto che ha scatenato polemiche e ha evidenziato la profonda divisione ideologica presente nella società contemporanea. Jacopo Coghe ha denunciato con fermezza questo ennesimo atto vandalico, che si aggiunge a una serie di episodi simili verificatisi nel corso degli ultimi anni.

Violazione dei diritti e escalation di violenza

È importante sottolineare che la sede di Pro Vita & Famiglia Onlus è stata oggetto di danneggiamenti per ben dodici volte negli ultimi tre anni, evidenziando un’escalation di violenza politica finalizzata a ostacolare le attività dell’associazione. Questo clima di odio ha raggiunto livelli estremi lo scorso novembre, quando un ordigno esplosivo è stato fatto detonare all’interno della struttura, mettendo a rischio la sicurezza di chi vi lavora e frequenta.