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Arresti per spaccio di cocaina e crack nel Quarticciolo: due pusher dietro le sbarre

I Carabinieri della Compagnia Casilina, con il supporto dei Carabinieri del NAS di Roma, hanno effettuato un servizio di controllo nel quartiere Quarticciolo a Roma, che ha portato all’arresto di due individui per detenzione e spaccio di cocaina e crack. L’operazione è avvenuta ieri, lunedì 27 maggio, e ha portato alla luce un’attività illegale di distribuzione di sostanze stupefacenti.

Pusher dietro le sbarre

Le forze dell’ordine hanno arrestato un cittadino straniero e un romano, entrambi gravemente indiziati di detenzione e spaccio di droga. Il primo è stato trovato in possesso di 25 dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa 13 grammi, e di ulteriori 22 dosi di crack, del peso di circa 10 grammi. Il secondo, invece, è stato sorpreso mentre spacciava cocaina, nascosta abilmente all’interno dei calzini. Durante la perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati 24 dosi di cocaina, per un peso di circa 9 grammi. Un altro straniero è stato denunciato per lo stesso reato dopo aver tentato la fuga, gettando a terra un sacchetto contenente 30 dosi di crack, del peso di circa 11 grammi, e una somma di denaro contante pari a circa 1700 euro, prontamente recuperata.

Ricettazione e denunce

Parallelamente agli arresti per spaccio, sono state effettuate denunce per ricettazione nei confronti di due cittadini stranieri, entrambi senza fissa dimora e con precedenti penali, che sono stati controllati a bordo di un’auto rubata. Il veicolo è stato restituito al legittimo proprietario. Durante i controlli, sono state identificate 98 persone, controllati 35 veicoli e elevate sanzioni al codice della strada per un importo complessivo di 5.497 euro.

Controlli e sanzioni amministrative

I Carabinieri del NAS hanno esteso i controlli ad alcuni esercizi commerciali del quartiere, sanzionando amministrativamente un locale per un importo di 2000 euro. La sanzione è stata comminata per la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo nella gestione degli alimenti, a tutela della salute pubblica.

Tutti gli arresti sono stati convalidati e il procedimento è attualmente in fase di indagini preliminari. Gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a una sentenza definitiva.