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Tragedia a Cianciana: padre accoltella moglie e figli, rischia il linciaggio al momento dell’arresto

Una terribile tragedia ha sconvolto la tranquilla cittadina di Cianciana, situata nella suggestiva Provincia di Agrigento, dove un padre di famiglia ha compiuto un gesto di estrema violenza accoltellando la moglie e i figli, scatenando l’indignazione e il rischio di linciaggio al momento dell’arresto.

La terribile dinamica della violenza familiare

La vicenda ha avuto luogo nel Comune di Cianciana, quando l’uomo, identificato con le iniziali DA, ha perpetrato un atto di violenza inaudita accoltellando la moglie e i figli con numerosi fendenti. Questo tragico episodio rappresenta l’apice di un percorso di violenze perpetrate dall’uomo nei confronti della propria famiglia, con precedenti segnalazioni alle forze dell’ordine per maltrattamenti verso la moglie.

Secondo quanto emerso dagli accertamenti delle autorità, la furia omicida di DA sarebbe stata scatenata da un litigio con la moglie, di nome Anetha e di nazionalità polacca, che aveva manifestato l’intenzione di porre fine alla relazione e chiedere il divorzio. Questo gesto avrebbe innescato la reazione violenta dell’uomo, già noto per problemi di instabilità mentale e seguito dai servizi di salute mentale locali.

Le gravi condizioni dei feriti

L’aggressione ha causato una vera e propria carneficina: la moglie è stata accoltellata ripetutamente, mentre i figli, Sarah e Cristian di sei e sette anni, sono stati ridotti in condizioni critiche. In particolare, la piccola Sarah è stata colpita al petto, sfiorando il cuore, e al viso, riportando gravi lesioni che hanno provocato un’emorragia cerebrale. Attualmente è ricoverata in terapia intensiva presso l’ospedale per bambini di Palermo, dove è stata trasportata d’urgenza. Anche il fratellino Cristian versa in gravi condizioni, trovandosi in coma a causa delle ferite riportate.

Il rischio di linciaggio al momento dell’arresto

La drammatica situazione ha richiesto l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, chiamate dai vicini che hanno udito le grida provenire dalla casa di DA. Dopo un’ardua trattativa, durante la quale l’uomo si era barricato in casa, minacciando il peggio, è stato possibile convincerlo ad arrendersi e consegnarsi ai Carabinieri per essere arrestato.

È emerso che, durante le fasi dell’arresto, un cittadino presente sul luogo ha tentato di aggredire il padre violento, danneggiando anche un’auto delle forze dell’ordine. La situazione è stata estremamente tesa, con la comunità locale profondamente scossa dall’orrore di quanto accaduto.