Condannata all’ergastolo per la morte della figlia: malore in carcere per Alessia Pifferi
Alessia Pifferi accusa malore improvviso, la donna condannata all’ergastolo per la morte della figlia Diana, ha
Condanna all’ergastolo per Alessia Pifferi
La Corte d’Assise di Milano ha emesso la sentenza di condanna per Alessia Pifferi il 13 maggio. La donna è stata riconosciuta colpevole della morte della figlia Diana, avvenuta quando la bambina aveva solo 18 mesi. La pena inflitta è l’ergastolo, nonostante la difesa avesse chiesto l’assoluzione sostenendo un presunto contesto di incuria e abbandono.
Secondo quanto emerso durante il processo, la piccola Diana è stata lasciata da sola in casa per sei giorni nel luglio del 2022, evento che ha portato alla tragica conclusione e alla successiva condanna di Alessia Pifferi. I giudici hanno escluso le circostanze aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, ma hanno stabilito provvisioni per la madre e la sorella della donna, rispettivamente di 50mila e 20mila euro.
Le due parenti della condannata, presenti in aula al momento della lettura della sentenza, si sono dichiarate soddisfatte della decisione della Corte. Al contrario, Alessia Pifferi è apparsa impassibile durante il pronunciamento del verdetto, che ha sancito il “fine pena mai”. La madre della bambina ha espresso il proprio dolore e la necessità che la colpevole paghi per quanto commesso.
Prossimi passi e reazioni dell’avvocata
L’avvocata Pontenani ha già annunciato l’intenzione di presentare ricorso in Appello e di richiedere una nuova perizia sullo stato psicologico della sua assistita. La prima perizia ha valutato Alessia Pifferi capace di intendere e volere, nonostante il quadro psicologico complesso in cui si trova.
La situazione di Alessia Pifferi, già pesante per la condanna all’ergastolo, si è ulteriormente complicata con il malore accusato in carcere. Al momento, non sono disponibili ulteriori dettagli sulle sue condizioni di salute e sulle cause del malessere improvviso.