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Traffico internazionale di droga: l’operazione ‘Car Wash’ tra Italia e Albania

Le prime ore di stamattina, martedì 14 maggio, hanno visto l’avvio di un’importante operazione contro il traffico internazionale di droga. Il nucleo investigativo di Torino, in collaborazione con la Direzione distrettuale antimafia, il servizio per la cooperazione internazionale di Polizia, l’esperto per la sicurezza a Tirana e l’Interpol, ha dato il via a un’azione che coinvolge diverse località tra Torino, Frosinone e l’Albania. Le misure cautelari personali e le perquisizioni sono state eseguite nell’ambito di un’operazione denominata ‘Car Wash‘.

Operazione Contro il Traffico Internazionale di Droga

Le indagini hanno rivelato un’insospettabile copertura per il traffico di droga: gli autolavaggi. Gestiti da individui che allestivano piantagioni di marijuana, questi luoghi si sono rivelati essere veri e propri centri di coordinamento per il traffico di sostanze stupefacenti che coinvolgeva non solo l’Italia, ma anche Francia, Spagna e Belgio.

I Fratelli Albanesi alla Guida dell’Organizzazione

Al vertice di questa organizzazione criminale sembra ci fossero due fratelli albanesi, con consistenti risorse finanziarie a disposizione. Questi individui reclutavano personale sia in Italia che in Albania, coinvolgendo non solo corrieri, ma anche custodi e commercianti. Ogni membro dell’organizzazione aveva compiti ben definiti nell’approvvigionamento e nella distribuzione delle droghe, che secondo gli investigatori venivano collocate sul mercato degli stupefacenti in varie città italiane.

Un Sommergibile per il Trasporto della Droga

Un particolare inquietante emerso dalle indagini è legato all’utilizzo di un sommergibile collaudato nel lago Grande di Avigliana da parte di un gruppo di individui legati all’organizzazione criminale. Si tratta di un mezzo nautico telecomandato che, secondo le forze dell’ordine, sarebbe stato destinato al trasporto della droga, sebbene al momento non fosse ancora operativo.

Le Intricate Rotte dello Stupefacente

Le attività investigative condotte per oltre un anno hanno permesso di tracciare le complesse rotte seguite dallo stupefacente, principalmente hashish, cocaina e marijuana. Gli investigatori ritengono che le droghe provenissero dal Sud America, con passaggi attraverso l’Olanda, mentre altre sostanze giungevano dalla Spagna e dalla Francia nascoste nei doppi fondi delle auto. Durante i vari blitz, sono stati sequestrati oltre 200 chili di droga tra il 2021 e il 2022.