Ladro esperto arrestato a Roma: tenta di corrompere i Carabinieri
Un abile ladro specializzato nei furti in appartamento è stato arrestato a Roma dopo un’operazione dei Carabinieri. Nel tentativo di evitare l’ammanettamento, ha addirittura cercato di corrompere gli agenti dell’ordine. La vicenda ha destato scalpore nella Capitale.
Arresto del ladro e scoperta della refurtiva
La sera scorsa, le forze dell’ordine hanno fermato un individuo sospettato di essere coinvolto in numerosi furti in abitazioni romane. Si tratta di un uomo di 50 anni proveniente dalla Georgia. L’arresto è avvenuto durante un’operazione notturna nei pressi del cimitero del Verano, dove i Carabinieri hanno trovato nella sua auto migliaia di euro in contanti e diversi oggetti rubati provenienti da appartamenti della zona capitolina. Dopo essere stato ammanettato, il ladro è stato condotto in carcere.
La dinamica dell’arresto
Il ladro è stato individuato a bordo della sua vettura, che presentava una targa lituana, suscitando l’attenzione dei Carabinieri in servizio a piazza Bologna. Verso le 3 di notte, sulla via della Lega Lombarda, è stato intimato all’uomo di fermarsi per un controllo, ma questi ha cercato di dileguarsi accelerando. È scattato così un breve inseguimento che si è concluso con l’arresto del malvivente nei pressi del Verano, poco prima di raggiungere l’autostrada.
Il tentativo di corruzione
Durante la perquisizione dell’auto, i Carabinieri hanno rinvenuto una somma superiore ai 22.000 euro in contanti, insieme a argenteria, gioielli, orologi e altri beni di valore. Sospettando che si trattasse della refurtiva di un furto appena commesso, gli agenti hanno proceduto con l’arresto. In un gesto estremo per evitare le manette, il ladro avrebbe addirittura tentato di corrompere i Carabinieri offrendo il denaro rubato. Questo ulteriore reato si è aggiunto a quello di furto, complicando ulteriormente la sua posizione.
Riconsegna della refurtiva e ipotesi sui complici
Dopo le indagini svolte, è emerso che i beni trafugati appartenevano a una famiglia romana, presumibilmente assente per vacanza al momento del furto. Il ladro è stato trasferito al Carcere di Rebibbia, mentre le autorità ipotizzano che possa aver agito con complici per perpetrare i furti in città. La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari, che hanno potuto recuperare i propri beni.