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Bambino attaccato da pitbull: cani salvati e avviati a percorso di recupero

La vicenda dei due pitbull coinvolti nell’aggressione a un bambino nel Casertano ha avuto sviluppi inaspettati. Dopo l’attacco che ha portato alla tragica morte del piccolo Francesco Pio D’Amaro, i cani, di nome Totó e Pablo, sono attualmente ospitati in un rifugio nella provincia di Caserta. Contrariamente alle aspettative, non verranno abbattuti, ma saranno sottoposti a un percorso di recupero.

Salvataggio e recupero dei pitbull

Le autorità competenti, evitando l’opzione estrema dell’abbattimento, hanno deciso che i due pitbull seguiranno un programma di recupero comportamentale a spese dei proprietari. Questo significa che sarà necessario un impegno economico da parte dei responsabili degli animali per garantire il recupero e il reinserimento dei cani in un contesto sicuro.

Prospettive future per Totó e Pablo

Una volta completata la fase di osservazione e di recupero, i pitbull verranno affidati a una struttura specializzata che si occuperà di “rieducarli”. Questo processo mira a fornire ai cani l’opportunità di essere reintegrati nella società in modo sicuro e controllato. Tuttavia, la decisione finale sul futuro dei pitbull rimarrà nelle mani dei proprietari.

Responsabilità dei proprietari e possibilità di affido

È fondamentale che i proprietari dei pitbull si assumano piena responsabilità durante il percorso di recupero dei cani. Qualora i responsabili decidessero di non riprendersi i loro animali una volta completato il programma, Totó e Pablo potrebbero essere dati in affido a persone responsabili e amorevoli, pronte ad accoglierli e prendersi cura di loro nel migliore dei modi.