La nuova ordinanza del sindaco di Roma che limita la pratica di kitesurf e windsurf sul litorale
L’ordinanza firmata dal sindaco Gualtieri ha suscitato polemiche tra gli appassionati di kitesurf e windsurf sul litorale romano. La delibera, approvata il 30 aprile, disciplina in modo tassativo gli sport balneari, estromettendo gli spazi liberi per chi li pratica, anche in forma agonistica. Questa decisione ha generato
La situazione attuale sul litorale romano
Con l’entrata in vigore della nuova ordinanza, il Comune di Roma ha drasticamente limitato gli spazi disponibili per la pratica del kitesurf e del windsurf. Se in passato erano state individuate alcune aree dove era consentito svolgere tali attività, ora gli appassionati si trovano senza alternative. Le spiagge di Ostia e Castelporziano, che solitamente si popolavano di aquiloni durante la stagione estiva, sono ora
Impatto sulle scuole e sugli appassionati
La decisione del Campidoglio ha avuto conseguenze pesanti soprattutto sulle scuole e sugli appassionati di kitesurf e windsurf. Ad esempio, la scuola Kitesurfroma, attiva da oltre 20 anni a Ostia, si è trovata costretta a interrompere le attività formative a causa della mancanza di spazi idonei. Inoltre, i corsisti e gli allievi, tra cui numerosi giovani talenti come Flavio Ferrone, si sono visti negare la possibilità di allenarsi in vista di importanti competizioni internazionali.
La situazione degli stabilimenti balneari
Attualmente, l’unica opzione per coloro che desiderano praticare kitesurf sul litorale romano è rivolgersi agli stabilimenti balneari. Solo i titolari di questi stabilimenti possono richiedere l’autorizzazione alla Capitaneria di Porto per consentire la pratica di questi sport acquatici. Tuttavia, questa soluzione limita notevolmente la libertà di chi ama godere del mare e del vento in modo più spontaneo e libero.