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La battaglia di Franco Di Mare contro il mesotelioma: la storia di un giornalista coraggioso

La vita di Franco Di Mare, giornalista e conduttore televisivo, è stata segnata da una terribile scoperta: tre anni fa ha avvertito una fitta tra le scapole che ha svelato la presenza di un tumore incurabile, il mesotelioma. Questo tipo di cancro, molto aggressivo, colpisce le membrane che rivestono gli organi interni e spesso è legato all’esposizione all’amianto.

La lotta di Franco Di Mare contro il mesotelioma

Nel corso di una toccante intervista a Che tempo che fa condotta da Fabio Fazio, Franco Di Mare ha raccontato pubblicamente per la prima volta la sua battaglia contro il mesotelioma. Nonostante la prognosi infausta, il giornalista non si arrende e affronta con coraggio e determinazione ogni giorno, con la speranza di poter contribuire alla ricerca e alla consapevolezza su questa patologia.

Le origini del mesotelioma di Franco Di Mare

Le radici del mesotelioma che affligge Franco Di Mare potrebbero risalire ai suoi anni trascorsi come inviato di guerra in zone ad alto rischio. Durante le sue missioni nei Balcani, il giornalista è stato esposto a sostanze nocive come l’amianto, rilasciato dalle esplosioni e dalle polveri sottili presenti nell’aria. Questo materiale, se inalato, può causare il mesotelioma, che ha un periodo di incubazione lungo e spesso silente per decenni.

La richiesta di Franco Di Mare alla Rai e la sua delusione

Di fronte alla gravità della situazione, Franco Di Mare ha chiesto alla dirigenza Rai di fornirgli informazioni dettagliate sui luoghi in cui aveva lavorato, al fine di tracciare un percorso della malattia e comprendere meglio le sue origini. Tuttavia, la risposta ricevuta è stata deludente: il giornalista ha denunciato pubblicamente di essere stato ignorato e di non aver ricevuto il supporto sperato dalla sua ex azienda.

Nonostante le difficoltà e le delusioni, Franco Di Mare continua la sua battaglia con determinazione e speranza, consapevole dell’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia e di promuovere la ricerca per trovare nuove terapie e cure.