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Arrestata per truffa una donna che si spacciava per consulente finanziaria su social network

Una donna è stata arrestata dai Carabinieri di Roccagorga, nella provincia di Latina, con l’accusa di aver truffato numerosi clienti fingendosi consulente finanziaria. L’indagine, che ha portato all’arresto, è partita dalla denuncia di un residente di Arnasco, in provincia di Savona. La donna, di 64 anni, utilizzava i social network per attirare potenziali vittime, promettendo di aprire finanziamenti in cambio di denaro, senza però mai concludere le operazioni.

La truffa messa in atto dalla finta consulente finanziaria

La donna, che risiede a Roccagorga, una località della provincia di Latina, è stata fermata dai Carabinieri in seguito a un’indagine avviata dopo la denuncia di un cittadino di Arnasco, una piccola comunità in provincia di Savona. L’uomo aveva riferito alle forze dell’ordine di essere stato vittima di una truffa da parte della donna, che si presentava come consulente finanziaria. La donna, in cambio di un pagamento anticipato, prometteva l’apertura di finanziamenti che non venivano mai erogati alle vittime.

Il metodo utilizzato per adescare le vittime

La strategia utilizzata dalla 64enne per attirare le vittime era semplice ma efficace: utilizzava i social network, in particolare Facebook e Instagram, per pubblicizzare i suoi presunti servizi finanziari. In un caso, un uomo le aveva trasferito 210 euro su una carta prepagata, con la promessa che il denaro sarebbe stato utilizzato per avviare una pratica di finanziamento. Tuttavia, nonostante il passare dei giorni, l’uomo non ha mai visto i soldi promessi.

L’arresto della donna e le indagini in corso

Dopo aver raccolto prove sufficienti delle attività illecite della donna, i Carabinieri di Roccagorga hanno proceduto al suo arresto. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, è probabile che le truffe messe in atto dalla donna siano state numerose e che le vittime siano sparse in tutta Italia, considerando la vasta portata dei social network utilizzati per le sue operazioni. Le indagini sono ancora in corso per stabilire l’esatto numero di vittime e l’entità totale della truffa.