Intensa attività di controllo della Guardia Costiera nel Lazio: sequestrato pesce per 3 tonnellate
Un’ampia operazione di controllo è stata condotta dalla Guardia Costiera del Lazio nei mercati ittici regionali, con particolare attenzione alle località di Civitavecchia, Roma e Gaeta. Il risultato di questa attività di vigilanza ha portato al sequestro di circa 3 tonnellate di pesce, a causa di varie irregolarità riscontrate durante i sopralluoghi. L’operazione ha coinvolto un vasto numero di attività commerciali specializzate nella vendita di prodotti ittici.
Dettagli sull’operazione di controllo della Guardia Costiera
L’attività di controllo è stata effettuata nell’ambito di un’operazione più ampia denominata “cabina di regia agroalimentare interforze“. Questa operazione ha visto la collaborazione di diverse entità, tra cui il Ministero dell’Agricoltura, la Guardia di Finanza, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e le amministrazioni comunali dei territori interessati. I controlli, iniziati a marzo, avevano lo scopo di individuare eventuali irregolarità nelle attività commerciali che vendono prodotti ittici.
Obiettivi dell’operazione “cabina di regia agroalimentare interforze”
L’operazione “cabina di regia agroalimentare interforze” è stata rivolta a tutte le aziende regionali che si occupano del commercio di prodotti alimentari e ittici. L’obiettivo principale era garantire la sicurezza alimentare della risorsa ittica per proteggere i consumatori. In questo contesto, sono stati effettuati controlli per verificare eventuali irregolarità sui prodotti ittici, sia importati che nazionali, freschi o allevati. L’attenzione si è concentrata principalmente sulla tracciabilità dei prodotti e sulla documentazione di accompagnamento obbligatoria, come previsto dalle normative nazionali e dell’Unione Europea.
Risultati dell’operazione di controllo
Le operazioni di controllo, svoltesi in vari stabilimenti tra i territori di Civitavecchia, Roma e Gaeta, hanno portato al sequestro di oltre 3 tonnellate di prodotti ittici. Le violazioni riscontrate riguardavano principalmente aspetti sanitari, oltre a irregolarità nell’etichettatura e nella tracciabilità dei prodotti. Questo risultato evidenzia l’importanza di tali controlli per garantire la sicurezza alimentare e la corretta informazione dei consumatori.