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Ordigno bellico ritrovato a Viterbo: pianificata l’evacuazione di 30mila residenti

Un ordigno risalente alla Seconda Guerra Mondiale è stato scoperto durante i lavori di scavo in un cantiere edile alla periferia di Viterbo. L’ordigno, una bomba di circa due tonnellate composta principalmente da tritolo, ha generato un notevole allarme. La situazione è delicata e richiede una gestione accurata per garantire la sicurezza dei residenti. La rimozione dell’ordigno è prevista per il 7 maggio e necessiterà dell’evacuazione di circa 30mila persone.

Dettagli sull’operazione di rimozione dell’ordigno

La pianificazione dell’operazione di rimozione è stata attentamente studiata per garantire la sicurezza dei residenti. L’evacuazione coinvolgerà un’area di 1800 metri dal luogo di ritrovamento dell’ordigno. I residenti dovranno allontanarsi dalle loro abitazioni per il tempo necessario alla rimozione dell’ordigno e alla successiva bonifica dell’area. La precisione è un elemento chiave in questa operazione, poiché è essenziale garantire che tutto venga svolto senza conseguenze per la popolazione.

Annuncio dell’operazione e collaborazioni previste

Il piano dell’operazione è stato comunicato durante un incontro con il prefetto di Viterbo, Gennaro Capo, e la sindaca, Chiara Frontini. Durante l’annuncio, è stato specificato che il tempo rimanente prima dell’operazione sarà utilizzato per finalizzare il piano di intervento. Questo prevede la collaborazione di vari organismi, tra cui la protezione civile, che avrà un ruolo fondamentale nelle operazioni di evacuazione dei residenti. L’area di evacuazione, denominata “zona rossa“, si estenderà per 1800 metri, fino al centro storico della città.

Misure di supporto per i residenti

Per facilitare l’operazione, è stato predisposto un questionario, disponibile sia in formato cartaceo che online. Questo strumento permetterà ai residenti con difficoltà motorie o altri problemi di comunicare le loro esigenze, in modo da poter predisporre misure di supporto specifiche. Questo passaggio è fondamentale per garantire che l’evacuazione venga gestita nel modo più efficiente possibile, con la minima interruzione per i residenti.