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La riforma delle bollette elettriche: il servizio a tutele graduali

L’estate del 2024 segnerà un importante cambiamento nel modo in cui le bollette elettriche saranno gestite in Italia. Un nuovo servizio, noto come Servizio a Tutele Graduali (STG), entrerà in vigore a partire dal primo luglio. Questa riforma, annunciata dai media e confermata dagli organi istituzionali, rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui i consumatori interagiranno con il mercato dell’energia elettrica. Scopriamo insieme cosa comporterà questa riforma e come influenzerà le bollette elettriche.

Il servizio a tutele graduali e la fine del mercato tutelato

Dal 2024, il mercato tutelato dell’energia elettrica verrà gradualmente sostituito dal nuovo servizio a tutele graduali. Questa mossa, che era nell’aria da diversi anni, è stata accelerata dalle recenti tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina. Con la fine del mercato tutelato, i consumatori saranno obbligati a navigare in un nuovo panorama di contratti di energia elettrica. Chi non ha ancora aderito al mercato libero dell’energia elettrica dovrà aderire al nuovo servizio a tutele graduali.

La durata del servizio a tutele graduali e la scelta dei fornitori

Il servizio a tutele graduali avrà una durata di tre anni. Al termine di questo periodo, tutti i consumatori italiani saranno obbligati a scegliere un fornitore di elettricità all’interno del mercato libero. Per selezionare i fornitori che parteciperanno al servizio a tutele graduali, lo Stato italiano ha utilizzato un processo di asta, gestito dall’Acquirente Unico sotto la supervisione dell’Autorità per l’Energia, le Reti e l’Ambiente.

Le condizioni contrattuali e l’informazione al cliente

Nonostante la rilevante riforma, le condizioni contrattuali dei fornitori all’interno del servizio a tutele graduali saranno rigorosamente stabilite dall’ARETA. Questo significa che i fornitori non potranno aggiungere servizi o prodotti extra alla loro offerta sulla bolletta dell’elettricità. Inoltre, un punto fondamentale della riforma riguarda l’informazione al cliente. Gli operatori di ogni fornitore saranno obbligati a informare i loro clienti sui termini del STG e a comunicare loro il diritto di scegliere un altro fornitore nel libero mercato, con un preavviso di almeno sei mesi prima della scadenza del servizio.