In un’ulteriore mossa contro l’organizzazione criminale del boss mafioso Matteo Messina Denaro, la polizia italiana ha arrestato tre individui sospettati di essere affiliati alla rete del criminale. Denaro, che era in fuga da tre decenni, è stato arrestato nel gennaio del 2023. Questi nuovi arresti portano il numero totale di persone arrestate in relazione all’organizzazione di Denaro a 14, a testimonianza della continua lotta delle forze dell’ordine contro la mafia in Italia.
Dettagli sugli arresti
Il Raggruppamento operativo speciale dei Carabinieri ha effettuato gli arresti, prendendo in custodia tre individui ritenuti complici di Denaro. Tra questi, l’architetto Massimo Gentile, il tecnico radiologo Cosimo Leone e Leonardo Gulotta. Gentile e Leone sono accusati di associazione mafiosa, mentre Gulotta è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. L’architetto Gentile, originario di Campobello di Mazara del Vallo, avrebbe ceduto la sua identità a Denaro per consentirgli di acquistare un’auto e stipulare delle assicurazioni.
Il ruolo di Leone e Gulotta
Secondo l’accusa, Leone avrebbe permesso a Denaro di sottoporsi a una Tac all’addome e al torace in tempi rapidi e gli avrebbe consegnato un cellulare durante il suo ricovero all’ospedale di Mazara del Vallo. Gulotta, invece, avrebbe fornito a Denaro la sua utenza telefonica, permettendogli di comunicare con il rivenditore dell’auto e le agenzie assicurative. Queste accuse, se provate, mostrerebbero come la rete di Denaro fosse composta da individui apparentemente insospettabili, che avrebbero svolto un ruolo chiave nel mantenere il boss latitante.
Le indagini continuano
A distanza di oltre un anno dall’arresto di Denaro, le indagini continuano per ricostruire l’intera rete di fiancheggiatori del boss. Maurizio de Lucia, a capo della Procura di Palermo, ha commentato che una “totale omertà” avvolge ancora tutto ciò che riguarda la figura di Denaro, i suoi contatti, i suoi spostamenti e le relazioni che ha intrecciato durante i suoi anni di latitanza. Questi recenti arresti rappresentano un passo significativo nel tentativo di svelare questa rete e portare alla giustizia coloro che hanno contribuito a mantenere Denaro fuori dalla portata della legge per così tanto tempo.