Cosa fare per evitare la sospensione della pensione: guida pratica
Un gruppo di cittadini rischia di vedere sospesi i pagamenti della propria pensione a causa di una scadenza mancata. Si tratta di un evento che può essere evitato, ma che richiede un’azione specifica da parte degli interessati. Questo articolo fornisce dettagli sulle categorie di persone a rischio e su come prevenire la sospensione della pensione.
Chi rischia la sospensione della pensione?
Il 29 febbraio dell’anno scorso, i termini per presentare la Dichiarazione reddituale con modello Red sono terminati. Chi non ha presentato questo documento può vedere sospesa la propria pensione. Tuttavia, nonostante la scadenza sia già passata, esiste ancora una finestra di 60 giorni per rimediare e prevenire la sospensione. Dopo questo periodo, la pensione viene revocata.
L’invio del modello Red è obbligatorio per coloro che ricevono specifiche prestazioni legate al reddito. Queste includono la quattordicesima, la pensione o assegno sociale, l’integrazione della pensione minima, i trattamenti di famiglia, le prestazioni per invalidità civile e le maggiorazioni sulle pensioni.
Chi beneficia di queste prestazioni deve comunicare all’Inps i dati sui propri redditi e quelli del coniuge. Questo obbligo si applica ai lavoratori autonomi o dipendenti, a coloro che percepiscono redditi oltre alla pensione, ai lavoratori che operano all’estero e ai pensionati che non hanno altri redditi oltre alla pensione.
Chi è esentato dal presentare il modello Red?
Al contrario, i pensionati residenti in Italia che hanno presentato la dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate non sono tenuti a compilare il modello Red.
Come evitare la sospensione della pensione?
Per evitare la sospensione della pensione, la dichiarazione reddituale per i redditi può essere inviata tramite il servizio “Red semplificato” sul sito Inps. Per accedere a questo servizio è necessario disporre di SPID o CIE. Il modello Red è semplice da compilare poiché contiene già i dati da inviare all’Istituto nazionale della Previdenza sociale.
Se non ci sono redditi da dichiarare, non è necessario inviare il modulo. In alternativa, è possibile richiedere l’assistenza di un Caf o di un Patronato per completare l’iter.
Come già accennato, c’è un limite di 60 giorni per presentare la dichiarazione dopo la scadenza. Dopo questo periodo, le prestazioni legate al reddito vengono revocate. Se la dichiarazione viene inviata oltre i 60 giorni, la prestazione viene erogata di nuovo, ma solo a partire dal mese successivo alla presentazione. Di conseguenza, si perdono i trattamenti non erogati durante il periodo di sospensione.