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Youtuber di Casal Palocco patteggia 4 anni e 4 mesi per omicidio stradale

Matteo Di Pietro, youtuber dei 'Theborderline', patteggia la pena dopo l'incidente stradale mortale avvenuto a Casal Palocco
Giornalisti davanti il tribunale di piazzale Clodio in occasione dell’interrogatorio di garanzia di Matteo Di Pietro, lo youtuber dei The Borderline, Roma (Immagine di repertorio – Fonte Ansa) – Roma.Cronacalive.it

Matteo Di Pietro, noto per i ‘Theborderline’, patteggia la pena dopo l’incidente mortale, la difesa: “Si impegnerà nella sicurezza stradale”.

Matteo Di Pietro, il giovane youtuber dei ‘Theborderline‘, ha patteggiato una condanna a 4 anni e 4 mesi. L’incidente stradale, avvenuto il 14 giugno scorso a Casal Palocco, lo ha visto coinvolto alla guida di un suv Lamborghini noleggiato per una ‘challenge‘, causando la morte di un bambino di cinque anni e ferendo gravemente la madre e la sorellina a bordo della Smart coinvolta.

La Procura aveva accolto la richiesta di patteggiamento avanzata dalla difesa del ventenne, accusato di omicidio stradale e lesioni. Come raccontato dall’avvocato Antonella Benveduti ai giornalisti presenti a piazzale Clodio, il suo assistito, Matteo Di Pietro, durante l’udienza in aula ha “espresso le sue scuse, il suo dolore. Ha riconosciuto nuovamente la sua responsabilità, come aveva già fatto nell’interrogatorio e ha espresso anche il suo desiderio di impegnarsi in futuro in progetti che riguardano la sicurezza stradale. Quindi un suo impegno sociale che lui stesso ha definito come ‘obiettivo sociale'”.

Matteo Di Pietro “non andrà in carcere, credo che questa sia una condanna in linea con quelle che sono le finalità del nostro ordinamento: rieducazione e risocializzazione proprie della sanzione penale. Dobbiamo appunto vedere una pena rispetto a queste finalità. Sono cardini fondamentali del nostro ordinamento penale previsti dalla Costituzione e davvero importanti nel valutare poi la correttezza di questa pena” – ha aggiunto l’avvocato – “Nessuna condanna può mitigare il grave lutto, la grave perdita e quindi dobbiamo tenere a mente questi obiettivi di rieducazione”.