Incidenti sul lavoro: operaio di 29 anni muore schiacciato da una gru

La vittima era un operaio specializzato di una ditta agricola a Maccarese, aveva frequentato un corso di formazione in Germania.

Edoardo Serafini, operaio specializzato di 29 anni, è morto schiacciato da una gru mentre stava effettuando dei lavori di manutenzione in una ditta agricola a Maccarese, sul litorale romano. L’incidente è avvenuto ieri pomeriggio, intorno alle 14.30. A trovare il corpo del ragazzo è stato un collega, che ha dato l’allarme.

Secondo una prima ricostruzione, la gru si sarebbe staccata dalla parte laterale del camion su cui era montata, travolgendo l’operaio. Sembrerebbe che Edoardo stesse lavorando da solo al momento dell’incidente e che fosse stato assunto con regolare contratto. Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso.

Edoardo Serafini, che il prossimo 3 marzo avrebbe compiuto 30 anni e che aveva frequentato anche un corso di formazione in Germania, era un ragazzo pieno di vita e di sogni. Amava il suo lavoro e la sua compagna ed era appassionato di mezzi agricoli, progettando di mettersi in proprio e vendere ricambi per trattori.

“L’ennesimo, tragico incidente mortale sul lavoro”

Ad esprimere cordoglio per l’accaduto l’amministrazione comunale e il sindaco di Fiumicino Mario Baccini, come affermato in una nota: “in attesa che vengano ricostruite le dinamiche dell’incidente sul lavoro al seguito del quale ieri è deceduto un giovane operaio di Maccarese, il sindaco Mario Baccini e l’amministrazione comunale di Fiumicino porgono le più sentite condoglianze”.

Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio, ha sottolineato: “Apprendiamo con profondo dolore dell’ennesimo, tragico incidente mortale sul lavoro. Ovviamente le indagini degli inquirenti stabiliranno l’esatta dinamica dell’accaduto ma noi, oltre ad esprimere alla famiglia e ai colleghi il nostro cordoglio, chiediamo con forza più controlli e formazione adeguata”. “Per contrastare con efficacia la piaga degli incidenti sul lavoro, inammissibili, ci vuole tanta formazione, a partire dai banchi di scuola come sta chiedendo la Cisl, osservanza delle regole e controlli stringenti. La cultura della sicurezza nei posti di lavoro deve permeare la nostra società a ogni livello”, ha concluso Coppotelli.