Covid, tutti gli indicatori in calo: più a rischio gli over 80
Gli indicatori per l’andamento Covid sono in calo ma rimangono alti i valori di ospedalizzazione e mortalità relativi agli over 80.
Secondo l’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, aggiornato al 24 gennaio, tutti gli indicatori riguardanti l’andamento Covid-19 in Italia sono in diminuzione. Attualmente sono 2.691 le persone ricoverate in area medica, con un tasso di occupazione dei posti letto pari al 4,3%. Si tratta di una significativa riduzione rispetto al 6,0% registrato nella settimana precedente (17 gennaio).
Invece in terapia intensiva sono ricoverati 121 pazienti, con un tasso pari all’1,4% al posto dell’1,9% della scorsa settimana. Secondo le stime, il rischio rimane più alto nelle fasce 80-89 e sopra i 90 anni. Per queste categorie, il tasso di ospedalizzazione è pari a 73 e 134 per 1.000.000 abitanti mentre quello di mortalità è pari a 15 e 34 per 1.000.000 abitanti.
L’indice di trasmissibilità (Rt), analizzato sui casi con ricovero ospedaliero fino al 16 gennaio, si pone al di sotto della soglia epidemica. Infatti segna il valore di 0,60 in diminuzione rispetto alla settimana precedente (Rt 0,65 al 09 gennaio). Nel periodo di tempo compreso tra il 18 e 24 gennaio, l’incidenza è stata di di 10 per 100.000 abitanti in diminuzione rispetto al periodo 11-17 gennaio (16 per 100.000).
I nuovi casi, relativi al periodo 18-24 gennaio, sono 5.810. L’incidenza settimanale si conferma in diminuzione in quasi tutte le Regioni e Province Autonome. Nello specifico, la più elevata è stata segnalata nella Regione Puglia (20 casi per 100.000 abitanti) mentre la più bassa in Sicilia (2 casi per 100.000 abitanti). Al momento, fino al 22 gennaio, la JN.1 (derivante da BA.2.86) rappresenta la variante predominante con una proporzione pari al 70,5% nella settimana 01-07 gennaio 2024.