In aumento i reati sul web: dalle truffe nell’e-commerce alla propaganda jihadista fino ai casi di sextortion tra minori
Nel 2023 si è osservato un aumento dei reati sul web con un crescente coinvolgimento di minori nei casi di estorsione sessuale online.
I dati del 2023, raccolti durante le attività della Polizia postale e dei centri operativi sicurezza cibernetica, hanno evidenziato un preoccupante aumento dei fenomeni criminali online. Si registrano non solo frodi nell’e-commerce ma anche estorsioni sessuali, stalking sui social e diffusione di propaganda terroristica. Quest’ultima, in particolare, tiene alta l’attenzione degli investigatori che monitorano costantemente il web per contrastare le chat ‘estremiste’.
Circa 178.000 spazi online sono finiti sotto la lente delle Forze dell’Ordine che, dopo i necessari approfondimenti, hanno oscurato 2.600 risorse digitali perché caratterizzate da un contenuto illecito. Si tratta di un numero sette volte maggiore rispetto al 2022 che aveva portato alla chiusura di 321 siti. Inoltre, nel corso dei controlli, è emerso che la qualità della propaganda jihadista è peggiorata sensibilmente con il passare del tempo. Un declino attribuito sia alla scomparsa dell’Isis sia alla perdita di tecnici e social media manager che i terroristi impiegavano per gestire i contenuti.
In aggiunta ai reati informatici legati alla sicurezza dello Stato, si è osservato un aumento degli episodi di criminalità più comuni, soprattutto tra i giovani. In crescita, infatti, il fenomeno della sextortion che è passato dalle 130 denunce del 2022 alle 136 del 2023. Questa pratica sta colpendo sempre di più gli adolescenti che vengono ricattati sulla base di immagini o video intimi in cui la vittima compare nuda o coinvolta in atti sessuali. Si tratta di un reato difficile da gestire poiché genera vergogna e frustrazione.
Nel complesso sono stati segnalati 9.433 casi (+3%) – con 1.235 indagati (+7%) – relativi a stalking, diffamazione online, minacce, revenge porn, molestie, sextortion, illecito trattamento dei dati, sostituzione di persona, hate speech e altri reati tra cui quelli contemplati nel Codice Rosso (31 casi) che ha inasprito le pene e le forme investigative. Le statistiche hanno evidenziato, altresì, 166 segnalazioni alla Polizia Postale riguardanti persone in situazioni di disagio che, attraverso i social, avevano minacciato di compiere gesti estremi. Sono stati 37 gli interventi eseguiti dai centri operativi per la sicurezza cibernetica.
In crescita le frodi informatiche
Il monitoraggio delle Forze dell’Ordine ha rivelato una crescita continua delle truffe online nel settore dell’e-commerce con 16.325 (+6%) casi nel 2023. Le persone indagate sono state 3.571 (+2%) mentre le somme sottratte hanno superato i 137 milioni di euro (+20%). In aumento anche il fenomeno del falso trading online con 3.360 casi trattati e 188 persone denunciate per un totale di profitti illeciti pari a 109.536.088 euro.
Questo incremento è attribuibile, soprattutto, al grande numero di portali che offrono programmi speculativi, all’apparenza redditizi, attraverso tecniche sofisticate volte ad attirare le vittime. Analogamente il financial cybercrime, nell’anno in via di conclusione, ha colpito 65 grandi, medie e piccole imprese generando profitti illeciti per oltre 19 milioni di euro, di cui 6 milioni recuperati grazie all’attività della Polizia Postale.
Circa 917 persone sono state denunciate a seguito delle indagini compiute sui reati commessi attraverso pratiche come phishing, smishing e vishing. Sono tutti metodi volti ad ingannare la vittima per ottenere codici, token virtuali e password tramite chiamate vocali, messaggi o sms da parte del malintenzionato che si finge una banca o un altro ente affidabile. Le frodi informatiche, nel complesso, hanno riguardato 10.606 (+15%) casi con una sottrazione di oltre 40 milioni di euro (+4%).