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Lo chiamano il “borgo sospeso” ed è uno dei più belli d’Italia: la vista mozzafiato ti toglierà il respiro

Le abitazioni di Vitorchiano a strapiombo sulla rupe – Roma.Cronacalive.it (foto Depositphotos)

Tra i borghi più belli d’Italia, ai piedi dei monti Cimini, l’antico borgo di Vitorchiano sorge a strapiombo su una rupe di roccia vulcanica

Per la sua particolare conformazione si è guadagnato la nomea di borgo sospeso. In provincia di Viterbo, la rupe su cui si staglia Vitorchiano – abitata già nell’età del bronzo – è fratturata in enormi massi. È impressionante la vista delle abitazioni che sembrano un tutt’uno con la roccia lavica che le sostiene.

Il nucleo antico di Vitorchiano si è mantenuto alquanto integro. Per andare alla scoperta del suggestivo centro storico possiamo cominciare dalle mura a doppia cinta che dividono la parte rinascimentale da quella medievale, con torri del XIV secolo. Nella torre centrale si apre la Porta Romana (rivolta verso Roma), porta d’ingresso al paese.

Camminando per il borgo ci imbatteremo in fontane, lavatoi, porte urbiche e palazzi nobiliari, ma anche tanti profferli, ossia scale esterne in pietra tipiche dell’architettura medievale dei borghi del viterbese, costituite da una sola rampa che sale lungo la facciata dell’edificio; fino alla prima metà del Novecento gli ambienti sotto queste scale erano adibiti a stalle per gli animali domestici.

La scala più grande conduce alla casa del Rabbino, una delle più caratteristiche del borgo. La troveremo in via Ugolini, che da piazza della SS. Trinità conduce a una seconda porta aperta successivamente nella cinta muraria medievale.

I monumenti della piazza principale

Nella piazza principale di Vitorchiano – Piazza Roma – si trovano il Palazzo Comunale, la fontana a fuso, la torre dell’orologio e la chiesetta rinascimentale dedicata a Sant’Antonio Abate, come tipicamente accade nelle piazze medievali dove sorgono gli edifici civici e religiosi più importanti.

Realizzata tra il 1200 e il 1300, la fontana – una delle più artistiche in peperino della provincia – ha quattro figure che gettano acqua dalla bocca e che rappresentano gli emblemi dei quattro evangelisti: un leone (San Marco), un vitello (San Luca), un’aquila (San Giovanni) e un angelo (San Matteo). Accanto alla Torre dell’Orologio, la porta della Madonna della Neve è l’unico accesso all’antico castrum, attraverso la prima cerchia di mura che proteggeva la città.

I tipici profferli nel centro storico di Vitorchiano- Roma.Cronacalive.it (foto Depositphotos)

Le rarità di Vitorchiano

Per le vie del borgo nelle antiche case medievali troveremo deliziose botteghe artigiane e ristorantini dove degustare le eccellenze enogastronomiche del territorio: castagne, nocciole, funghi, salumi e formaggi di pecora e di vacca. Una rarità che possiamo trovare a Vitorchiano è il centro botanico Moutan che vanta la collezione di peonie arboree ed erbacee cinesi più rara e vasta al mondo, con oltre 200 mila piante e 600 differenti varietà e ibridi naturali. Lo troveremo aperto nel periodo della fioritura delle peonie: nei fine settimana di marzo e nei mesi di aprile e maggio.

Una cosa che ci sorprenderà è trovare a Vitorchiano l’unico Moai al mondo al di fuori dell’Isola di Pasqua: la statua alta sei metri è fatta con il peperino, una pietra vulcanica simile alla pietra dei Moai originali. A realizzarla fu proprio una famiglia proveniente da Rapa Nui, che utilizzò le tecniche tradizionali con asce e pietre e creò una riproduzione fedele degli originali. Si dice che toccare l’ombelico del Moai porti fortuna. La statua si trova al belvedere del “Borgo Sospeso”, che si apre sulla rupe e regala un vista mozzafiato sul paesaggio circostante.