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Roma, malori al nido comunale: 26 bambini soccorsi dopo pranzo alla mensa | Il Campidoglio: “Verifiche immediate sull’accaduto”

Ventisei bimbi intossicati alla mensa del nido comunale Mameli a Roma
Carabinieri Nas (Immagine di repertorio) -CronacaLive ediz. Roma

Sotto accusa la mensa del nido Mameli a Trastevere dopo i malori accusati da ventisei bambini e quattro maestre.

Ventisei bambini e quattro maestre hanno accusato prurito agli occhi e rossore alla pelle dopo aver pranzato alla mensa del nido comunale Mameli, nel quartiere Trastevere a Roma. Sul posto sono intervenuti il personale del 118 e i carabinieri della compagnia di Trastevere. Allertati anche i Nas per i necessari controlli del caso.

Tre insegnanti sono state soccorse in loco dai sanitari. Stando ai primi accertamenti, la mensa della scuola risulta gestita da una ditta esterna. Intanto il Campidoglio ha annunciato di aver attivato “immediate verifiche al nido Mameli”: “Non appena saputo dell’accaduto il personale dell’amministrazione municipale si è recato sul posto”.

“Da oggi dunque sono in corso rilievi sulle derrate alimentari e su eventuali altre cause del rossore e dei disturbi manifestati dai bambini e dalle bambine e da alcune educatrici. Correttamente solo in via cautelativa è stato subito chiamato l’intervento del 118“, ha spiegato il Comune in una nota.

“Da quanto apprendiamo – ha aggiunto – l’ispezione effettuata dai Nas nel punto cottura non ha dato riscontro negativo sullo stato di conservazione degli alimenti, ma occorreranno alcuni giorni per l’analisi dei campioni. Procederemo comunque col massimo rigore per accertare cosa sia accaduto e valutare eventuali responsabilità al momento in corso di verifica”.

L’assessora alla Scuola Claudia Pratelli, nel commentare l’accaduto, ha dichiarato: “Mi sono voluta personalmente accertare che i bambini e il personale stessero bene ma la scuola deve essere un luogo sicuro e accogliente e la mensa è parte integrante di questo fondamentale spazio pubblico. Siamo tutti impegnati in un lavoro quotidiano per la qualità del servizio di refezione e dunque episodi come questo destano la massima attenzione: va chiarito subito cosa è successo perché non si verifichi più”.