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Per i negozi fisici non c’è più speranza: ora si acquista tutto online

Per i negozi fisici non c'è speranza. Ora si acquista tutto online
Computer con pacchi – Roma.Cronacalive.it

Le vendite online hanno battuto ancora una volta i negozi fisici. Nel giro di cinque anni sono 9.000 i negozi in meno.

Non è affatto un buon momento per i negozi fisici in Italia, soprattutto per quanto riguarda il settore dell’abbigliamento. Negli ultimi anni le vendite nei negozi fisici sono calate drasticamente per innumerevoli motivi. Pandemia, crisi economica e, soprattutto, i cambiamenti delle abitudini di consumo che hanno modificato profondamente il modo di fare acquisti. Sono moltissime ormai le persone che preferiscono affidarsi agli e-commerce per poter scegliere nuovi vestiti da acquistare. Tutto a discapito degli affari per chi ha un negozio fisico.

Negli ultimi cinque anni il numero dei negozi di abbigliamento in Italia è calato di oltre 9mila unità. Al 30 settembre 2023 il numero degli esercizi commerciali nel nostro Paese, infatti, sono circa 78.000.  A certificare ancora di più l’andamento in negativo del contesto economico del settore dei negozi fisici e il rapporto stilato da Unioncamere e InfoCamere. La riduzione delle attività nel commercio di articoli di abbigliamento ha visto una riduzione, tra il 2019 e il 2013, di circa l’11%. A faticare sono soprattutto le imprese individuali, in diminuzione del 12%, con 5.891 negozi in meno.

Fatica nel Lazio, soprattutto a Roma

La crisi dei negozi fisici in Italia sta interessando tutte le regioni del Paese. Ad incassare bene sono solo Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, dove la variazione negativa si conta in percentuale più ridotta. Si tratta di regioni che, per innumerevoli motivi, stanno attutendo il colpo, anche se il trend continua ad essere negativo. Ad essere particolarmente interessati dal declino in questi cinque anni sono le componenti giovanili e femminili. Sono il 10% le imprese del settore “rosa” che chiudono, mentre più de 26% quelle relativa all’under 35.

Per i negozi fisici non c'è speranza. Ora si acquista tutto online
Negozio di abbigliamento – Roma.Cronacalive.it

Discorso inverso per il Lazio, ma anche per Toscana e Lombardia. In questo caso, infatti, vi è una maggiore contrazione di esercizi in termini assoluti. Sono queste le tre Regioni che incidono quasi per la metà sulla variazione negativa di tutto il Paese. Sono circa 4.272 le attività chiuse, circa il 46% del totale. Le provincie che, più di tutte, stanno facendo registrare dati negativi sono quelle del Centro-Nord. A soffrire in particolare sono le provincie di Roma, Ferrara, Ancona e Rieti. In questo caso il commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento sono diminuiti del 20%. Risponde bene il Sud, almeno nelle provincie di Siracusa, Crotone e Ragusa. Qui le attività commerciali nel settore dell’abbigliamento sono addirittura in crescita. Le due città siciliane, infatti, hanno fatto registrare rispettivamente un +0.5% e un +1,6%.