Roma 5G: il Tar dà ragione al Campidoglio, via libera alla copertura su tutte le metro
Il Tribunale Amministrativo respinge il ricorso di Vodafone Italia, il sindaco Gualtieri celebra l’inizio dell’era digitale nella Capitale.
Il Tribunale Amministrativo del Lazio ha respinto il ricorso presentato da Vodafone Italia contro il progetto di partenariato pubblico-privato per la rete 5G e Wi-Fi nella città di Roma. Il progetto, del valore di quasi 100 milioni di euro, è stato approvato dal Consiglio comunale di Roma a marzo 2023 e affidato alla società canadese Boldyn Network per la realizzazione, gestione, conduzione e manutenzione delle infrastrutture di connettività 5G e Wi-Fi nel territorio della Capitale.
Il ricorso di Vodafone contestava la scelta di Roma Capitale di affidare la realizzazione della rete 5G e wi-fi alla società canadese sostenendo che fosse in contrasto con la normativa europea in materia di concorrenza.
Il progetto Roma 5G
Il piano, denominato “Roma 5G”, prevede la copertura di tutte le linee della metropolitana, inclusi stazioni e tunnel, nelle bande di frequenza che vanno dal 700 al 3500 MHz. Si focalizza anche sul potenziamento dell’infrastruttura per la copertura 5G basata su small cells, garantendo bassi consumi energetici e ridotte emissioni elettromagnetiche. L’infrastruttura messa in piedi dalla Boldyn Network sarà poi anche in grado di ospitare tutti gli operatori mobili, offrendo un totale potenziale di 6.000 punti di propagazione del segnale.
Inoltre, il progetto prevede lo sviluppo di una rete Wi-Fi gratuita di Roma Capitale attraverso 850 punti tecnologicamente avanzati, coprendo cento piazze e vie pubbliche adiacenti.
Nel frattempo, nei giorni scorsi, Iliad, Tim, Vodafone e WindTre hanno stipulato un accordo con Atac, con l’approvazione di Roma Capitale, per fornire la copertura radiomobile 5G su tutte le linee della metropolitana A e B, nonché sulle nuove linee B1 e C, inclusi tutti i punti di stazione della metropolitana. La convenzione è stata raggiunta anche grazie al contributo e alla mediazione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom).
Come scrivono le aziende in una nota, “con questa iniziativa gli operatori confermano il proprio impegno a sostenere gli investimenti necessari per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale 2030 e per dotare la città di Roma, i cittadini e i visitatori di un servizio di telecomunicazioni mobili sempre più efficiente”.
“Roma città più digitale, più sicura e più sostenibile”
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha commentato la sentenza del Tar con soddisfazione “La sentenza con cui il Tar del Lazio ha respinto il ricorso è una notizia importante e positiva per Roma perché ci consente di partire immediatamente con la realizzazione di un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia in grado di rendere la città più digitale, più sicura e più sostenibile”.
“I benefici derivanti da questo progetto assolutamente innovativo a livello mondiale sono innumerevoli a cominciare dalla piena connettività in molti punti nevralgici della città, già a partire dal Giubileo del 2025. La connettività 5G – ha sottolineato il primo cittadino – sarà una rete veloce e sicura per i cittadini e per i turisti, uno strumento per rendere più sicura la città ma anche un volano straordinario per le imprese e per l’economia romana”.
Riccardo Corbucci, presidente della commissione Statuto e Innovazione tecnologica, ha aggiunto: “La realizzazione di questa infrastruttura digitale di nuova generazione in maniera capillare su tutto il territorio è fondamentale non solo per dotare Roma di un ecosistema tecnologico attraente per le imprese e ricco di servizi avanzatissimi per i cittadini, ma anche per costruire l’idea di Smart City che abbiamo in mente. A partire dalla connettività in tutti i punti nevralgici della città, all’aumento della sicurezza pubblica grazie ad un capillare sistema di videosorveglianza e di sensoristica, dall’ottimizzazione della gestione del ciclo dei rifiuti grazie alle soluzioni Internet of Things all’ottimizzazione del traffico cittadino con il monitoraggio dei pendolari che entrano ed escono dalla città”.
La sentenza del Tar
Il ricorso di Vodafone, presentato al Tar del Lazio, contestava la scelta del Campidoglio di affidare la realizzazione della rete 5G a una sola società. Tuttavia, il Tar ha respinto il ricorso, ritenendo che la scelta di Roma Capitale “sia sostanzialmente conforme al quadro normativo euro-unitario e nazionale”. Come si legge nella sentenza, il Comune “ha legittimamente istituito un servizio di interesse economico generale di livello locale capace di rispondere ad un ben determinato bisogno della comunità locale, e lo ha fatto validando un progetto che […] appare ictu oculi idoneo a soddisfare tale bisogno”.
Nei prossimi giorni il Comune stipulerà il contratto che consentirà di avviare le attività operative di realizzazione all’inizio del 2024, secondo il cronoprogramma stabilito.