Dove si trova il più piccolo quartiere di Roma: nemmeno i romani lo sanno
Nel quartiere più piccolo della Capitale le cose da vedere sono tante, tra ville sontuose, giardini meravigliosi, catacombe e musei
Il quartiere più piccolo di Roma è nato in epoca recente. Dopo il primo processo di urbanizzazione nel 1909, diventa il quartiere Savoia nel 1926. Stiamo parlando dell’attuale Trieste-Salario, così chiamato per la sua strada centrale – corso Trieste – e per la via Salaria, l’antica via consolare che i romani usavano per il trasporto del sale, da cui prende il nome.
Situata in zona centro-nord, la signorile area residenziale Trieste-Salario confina con Montesacro, Parioli e Val Melaina. In confronto agli altri quartieri di Roma, presenta dimensioni talmente ridotte che viene paragonato a un paesino dentro la città.
Le sue dimensioni ridotte non lo rendono meno interessante: anche qui possiamo scoprire delle perle di bellezza. Nel quartiere Trieste troviamo uno dei pochi esempi di archeologia industriale della Capitale, il Macro (Museo di Arte Contemporanea di Roma), che occupa l’ex birrificio Peroni, oggi integrato in maniera esemplare con l’architettura contemporanea.
Un altro esempio molto particolare in quanto ad architettura è il Quartiere Coppedè, intorno a piazza Mincio con la sua Fontana delle Rane: passeggiare qui ci trasporterà dentro una fiaba. Si tratta di 26 palazzine e 17 villini dall’aspetto bizzarro, come la Palazzina del Ragno e il Villino delle Fate. Alcuni registi hanno sfruttato l’atmosfera onirica del Quartiere Coppedè usandolo come location di film, come ha fatto Dario Argento in “Inferno” e “L’uccello dalle piume di cristallo”.
Villa Ada, le catacombe di Priscilla e la Sedia del Diavolo
Anche a Villa Ada possiamo fare una bella passeggiata, nello splendido giardino inglese dove sorgono anche il laghetto e alcuni edifici neoclassici. Di fronte a Villa Ada sono visitabili le catacombe di Priscilla, risalenti alla fine del II secolo, tra le più vaste e antiche di Roma.
Dello stesso periodo delle catacombe è anche il Sepolcro di Elio Callistio, oggi conosciuto come Sedia del diavolo, così chiamato in seguito al crollo della facciata. Situato nel cuore del Quartiere Africano – dove troveremo le vie intitolate alle ex-colonie italiane in Africa – nel Medioevo si credeva che fosse un luogo demoniaco e il trono di Satana.
Ville, giardini, arte e storia
Un’altra villa notevole nel quartiere è la settecentesca Villa Albani, dallo stile tardo barocco e neoclassico, con il giardino all’italiana, padiglioni e fontane, mentre all’interno ospita preziose sculture antiche e opere d’arte di svariati artisti, tra cui il Perugino e il Tintoretto. E poi Villa Torlonia, parco pubblico che accoglie il Museo della Casina delle Civette, il Museo del Casino Nobile e il Casino dei Principi. Lì vicino anche l’arte eclettica di Villa Blanc, oggi sede della Luiss Business School.
E ancora il Complesso Monumentale di Sant’Agnese fuori le Mura, con i ruderi della basilica costantiniana, il Mausoleo di Santa Costanza (IV secolo), l’antica basilica cristiana di papa Onorio I e le catacombe di Sant’Agnese. Infine da vedere anche il Monumento al Bersagliere e Porta Pia, uno dei più importanti monumenti del Risorgimento italiano.