Traforo Umberto I a Roma, qualcuno finalmente si è ricordato che esiste: iniziati i lavori, come diventerà
Dopo 17 anni dall’ultimo intervento, Roma ha avviato la riqualificazione dello storico traforo che congiunge via Nazionale a via del Tritone.
Questa notte, il Dipartimento Csimu di Roma Capitale darà inizio ai lavori di riqualificazione del Traforo Umberto I che congiunge via Nazionale a via del Tritone. Gli interventi, che interesseranno l’intera infrastruttura viaria, saranno eseguiti in orario notturno, dalle ore 22:00 alle ore 05:30, dal lunedì al venerdì per circa un mese.
La galleria, dopo 17 anni dall’ultimo intervento, ha subito un lento degrado a causa dell’accumulo di smog unito alla mancanza di manutenzione. Basti pensare alla perdita della funzione catalitica delle vernici utilizzate. I lavori, che costeranno al bilancio capitolino circa 250mila euro, punteranno ad una riqualificazione sia della parte interna sia di quella esterna.
Tra questi una nuova pavimentazione con un asfalto capace di ridurre i rumori e la pulizia profonda, con idropulitrice, delle lastre di travertino sui prospetti di entrambi gli imbocchi. L’interno del traforo, con un’altezza di 9 metri e 9mila mq di superficie, sarà ripulito e riverniciato grazie all’impiego di una pittura antismog in grado di diminuire gli inquinanti dell’aria.
La durabilità e l’effetto autopulente della vernice permetteranno di ridurre gli interventi di tinteggiatura e manutenzione. Inoltre l’efficacia nel tempo dell’azione catalitica, che si attiva con la luce, garantirà una migliore pulizia e brillantezza. Tutto questo consentirà all’infrastruttura di mantenersi in buone condizioni per un periodo di tempo più lungo.
Assessore Segnalini: “Si tratta di un intervento di particolare valore”
Risale al 2006 l’ultimo intervento realizzato sul Traforo Umberto I. In quell’occasione, la volta interna fu ricoperta con una membrana in fibre destinata a impermeabilizzare la calotta. Una soluzione che si sarebbe rivelata efficace data l’assenza, ad oggi, di percolazioni nella galleria. Inoltre, al fine di ridurre lo smog e di aumentare la rifrazione della luce, furono utilizzate vernici fotocatalitiche.
L’illuminazione, poi, fu riprogettata per ottimizzarla e integrarla con le lampade UV, quest’ultime necessarie per il processo di fotocatalisi. L’utilità di tali opere ottenne conferma mediante il confronto, prima e dopo l’intervento, della quantità di inquinanti rilevata da appositi analizzatori. Fu anche osservata la durata del colore bianco nel tempo.
Il nuovo cantiere, che partirà stanotte, ha incontrato il plauso dell’assessore ai lavori pubblici Ornella Segnalini che ha commentato: “Portiamo avanti un intervento di particolare valore che punta soprattutto a mettere in sicurezza il transito dei tanti pedoni che quotidianamente attraversano il traforo e delle automobili, grazie all’aumento di visibilità dovuto alla speciale vernice che utilizziamo, garantendo anche una riduzione del rumore dovuto al passaggio dei veicoli, grazie alla ripavimentazione del manto stradale con l’utilizzo di un asfalto ad hoc“.
“Un’azione positiva anche per l’ambiente è svolta dalla proprietà antismog, in una zona con traffico molto intenso. Un’infrastruttura bellissima, -ha aggiunto- su cui era stato fatto un pregevole intervento dal quale però ci separano 17 anni. Il traforo che risale al 1902 sarà ancora una volta riportato alla sua originaria bellezza“. In conclusione, Segnalini ha spiegato che le opere si concentreranno anche sull’aumento della luminosità all’interno del traforo: “Stiamo, infatti, studiando con Areti un progetto per massimizzare la resa di questa vernice. Ringrazio la Soprintendenza speciale che anche in questa occasione ci ha supportato nella progettazione dell’intervento”.