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Le 10 più belle canzoni che parlano di Roma: sicuri di conoscerle tutte?

Francesco De Gregori e Antonello Venditti all’Olimpico nel 2022 – Roma.Cronacalive.it (foto Ansa)

Roma ha ispirato un sacco di artisti che hanno cantato il loro amore per la città eterna e ne hanno descritto i tratti salienti in musica

Roma è nei cuori di tanti, in primis di chi ci vive ma anche di chi la visita come turista. È una città suggestiva, evocativa, affascinante, capace di togliere il fiato per la sua bellezza.

Per questo c’è anche chi ha chiesto a Roma di metterci lo zampino per conquistare una donna, come Lando Fiorini: “Roma nun fa’ la stupida stasera, damme ‘na mano a faje di’ de sì, scegli tutte le stelle più brillarelle che puoi e un friccico de luna tutta pe’ noi”. Roma non poteva che essere protagonista di molte canzoni, che l’hanno descritta in tutte le sue sfaccettature.

Come ha cantato Luca Barbarossa, “Roma è de tutti, de chi c’è nato e de chi ce viene, de chi in saccoccia non c’ha ‘no scudo e de chi sta bene, Roma è ‘na madre che co’ ‘no sguardo già te capisce, si sei sincero col core in pace, non te tradisce. Roma è de tutti, pure de chi sta allo sprofonno, perché ‘na vorta era de Roma un po’ tutto er monno, che quanno l’omo dormiva ancora nelle caverne, Roma c’aveva già l’acqua calla con le terme. Roma è un paese ma con mijioni de persone, e sarvo ognuno, ogni capoccia un’opinione, Roma è un delirio che a stacce dentro c’è vo pazienza…”.

Antonello Venditti ha cantato la sua città in più di un’occasione. Pensiamo a Roma Capoccia, una vera e propria dichiarazione d’amore per la Capitale: “Quanto sei bella Roma quand’è sera, quando la luna se specchia dentro ar fontanone… Quanto sei grande Roma, quann’è er tramonto, quando l’arancia rosseggia ancora sui sette colli… vedo la maestà der Colosseo, vedo la santità der Cuppolone”. E poi “Grazie Roma, che ci fai piangere abbracciati ancora, grazie Roma, grazie Roma che ci fai vivere e sentire ancora una persona nuova”.

Fragile ed eterna, umile e superba

Renato Zero ha intitolato una sua canzone semplicemente “Roma”, descrivendo non solo la città ma anche i romani: “ancora sai stupirci, sei fragile ed eterna, sei umile e superbaNon sarebbe mondo senza te. Roma, Roma… Come sei bella…resta così… Semo puri, sinceri e cristallini. Semo romani… ce voi così”.

I Matia Bazar hanno cantato la nostalgia per la Roma di un tempo in “Vacanze romane“, evocandone la bellezza ma anche la grandezza perduta: “Roma dove sei? Eri con me, oggi prigione tu, prigioniera io, Roma antica città, ora vecchia realtà… Poi dolce vita che te ne vai, sul Lungotevere in festa, concerto di viole e mondanità, profumo tuo di vacanze romane, Roma bella, tu, le muse tue, Asfalto lucido, Arrivederci Roma, monetina e voilà, c’è chi torna e chi va, la tua parte la fai, ma non sai che pena mi dai… Poi dolce vita che te ne vai, sulle terrazze del Corso“.

Uno scorcio dello storico mercato domenicale di Porta Portese, cantato da Claudio Baglioni – Roma.Cronacalive.it (foto Ansa)

Nei quartieri di Roma

Francesco De Gregori nella sua “Per le strade di Roma” regala delle immagini molto vivide della Città Eterna con i suoi quartieri caratteristici: “i gabbiani che calano sulla Magliana, e spunta il sole sui terrazzi della Tiburtina… Lucciole sulla Salaria e zoccole in via Frattina, e tutto si consuma e tutto si combina, per le strade di Roma”.

Claudio Baglioni ha dedicato una canzone allo storico mercato di Porta Portese, rito domenicale per i romani che frequentano assiduamente questo famoso mercato a Trastevere – il più grande della città – dove anche si respira l’atmosfera della Roma di una volta: “È domenica mattina, si è svegliato già il mercato… C’è la vecchia che ha sul banco, foto di Papa Giovanni, lei sta qui da quarant’anni o forse più, e i suoi occhi han visto re, scannati ricchi ed impiegati, capelloni, ladri, artisti e figli di (e figli di), Porta Portese, Porta Portese, Porta Portese, cosa avrai di più, vado avanti a gomitate, tra la gente che si affolla, le patacche che ti ammolla quello là, c’ha di tutto pezzi d’auto, spade antiche, quadri falsi, e la foto nuda di Brigitte Bardot (Brigitte Bardot)”.