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Roma, tre italiani morti in Israele, la procura apre due fascicoli

italiani uccisi da Hamas
Colonne di fumo nella striscia di Gaza. Roma-CronacaLive.it

La Procura capitolina ha aperto due fascicoli contro ignoti per l’uccisione di tre cittadini italo-israeliani

Dopo il ritrovamente dei corpi dei tre cittadini italo-israeliani, uccisi durante l’aggressione del 7 ottobre dei palestinesi di Hamas, la Procura di Roma apre due fascicoli contro ignoti per omicidio ed attentato terroristico.

Un atto dovuto, dopo l’informativa dei Ros sulle conferme dei decessi di Evitar Kipnis e Liliach Lea Havron, marito e moglie e del giovane Nir Forti.

Inizialmente si pensava che i tre fossero tra i dispersi ma, con il passare dei giorni, si era fatta strada la convinzione che fossero rimasti uccisi durante l’attacco di Hamas. Si è ricostruito, infatti, che i due coniugi abbiano trovato la morte nel kibbutz di Be’eri, raso al suolo durante l’incursione, mentre Forti è stato fulminato con una raffica di colpi al petto dopo essere stato sorpreso al rave party nel deserto del Negev, quasi al confine con la striscia di Gaza.

I coniugi Evitar Kipnis e Liliach Lea Havron furono uccisi a Be’eri, Forti al rave party

Ad occuparsi delle indagini sulle morti di Gaza è il procuratore capo Francesco Lo Voi, che potrebbe anche decidere di riunire i due procedimenti, così come non si esclude che l’inchiesta possa allargarsi, qualora si identificassero altre vittime di nazionalità italiana.

L’identificazione dei tre corpi non è stata né facile né veloce: in un primo tempo Kipnis era stato considerato disperso ed è stato possibile attribuirgli un nome soltanto il 17 ottobre scorso, grazie al test del dna. Sorte simile è toccata a Liliach Lea Havron, la moglie, della cui morte si è avuta contezza il 23 ottobre, dopo il test. La loro casa fu data alle fiamme.

Altrettanto recentemente è stato possibile ricostruire le circostanze del barbaro omicidio di Nir Forti, ucciso nel corso dell’happening musicale di Reim: fu fermato da un drappello di uomini armati che lo freddarono. Di lui, poi, si perse ogni traccia fino all’identificazione ufficiale.