Home » Perché i nostri figli diventano criminali: boom di delitti informatici e assenza di empatia

Perché i nostri figli diventano criminali: boom di delitti informatici e assenza di empatia

Un fermo immagine tratto da un video dei carabinieri di Milano durante l'arresto di 8 minorenni
Un fermo immagine tratto da un video dei carabinieri di Milano durante l’arresto di 8 minorenni – Roma.Cronacalive.it

I dati diffusi dal rapporto sulla criminalità minorile evidenziano un boom di delitti informatici commessi da minorenni.

Un dato sconfortante, che dovrebbe farci riflettere sulla situazione dei più giovani nel nostro Paese. Secondo i dati diffusi oggi dal rapporto sulla criminalità minorile della Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, infatti, i reati commessi dai minori in Italia sono in aumento, tanto che, dal 2010 ad oggi, le segnalazioni sono passate da 28.196 a 32.522, con un incremento del 15,34%.

Tra i dati più allarmanti c’è sicuramente “la totale assenza di empatia nei confronti della vittima”, che emerge da numerosi episodi criminali. Ma non solo. Il rapporto, infatti, lancia anche un allarme sull’utilizzo dei social media, che possono essere utilizzati come potenziale strumento per reclutare e radicalizzare i giovani verso attività criminali o estremiste.

L’aumento dei reati commessi dai minori

Negli ultimi 13 anni, dunque, le segnalazioni di minorenni, tra i 14 e i 17 anni, sono aumentate da 28.196 nel 2010 a 32.522 nel 2022. L’anno che ha registrato una diminuzione significativa è stato il 2020, durante la pandemia, ma poi si è assistito a un incremento negli anni successivi.

Inoltre, il rapporto evidenzia anche una diminuzione delle segnalazioni di minorenni italiani, mentre si è riscontrato un aumento di segnalazioni per gli stranieri. Nel 2022, infatti, per la prima volta negli ultimi 12 anni le segnalazioni di stranieri minorenni hanno superato quelle degli italiani (17.032 rispetto ai 15.490).

Infine, le regioni che presentano il maggior numero di denunce o arresti sono quelle del Nord-Ovest, seguite dal Nord-Est e dal Centro. Le regioni meridionali e insulari presentano invece un numero minore di denunce, evidenziando una distribuzione non uniforme del fenomeno criminale.

I reati più frequenti

Tra i reati più frequenti commessi da minorenni troviamo furti, ricettazione, rapine, estorsioni, lesioni, percosse, minacce, rissa, danneggiamenti, incendi, resistenza a pubblico ufficiale e violazioni della normativa in materia di sostanze stupefacenti, mentre la fascia di età più comune tra i minorenni denunciati o arrestati è quella tra i 16 e i 17 anni.

Le segnalazioni di minori denunciati o arrestati per violenza sessuale presentano una tendenza costante nel tempo, con un aumento del 6,59% tra il 2010 e il 2022, registrando 291 casi l’anno scorso, mentre scendono le segnalazioni per omicidio volontario, con un decremento del 10%; aumentano invece del 32,31% le segnalazioni per tentato omicidio (dalle 65 nel 2010 alle 86 nel 2022).

Infine, è anche da notare l’aumento costante delle segnalazioni per reati informatici a partire dal 2016, che includono la falsificazione di documenti informatici e la diffusione illecita di immagini o video a contenuto sessuale. Dalle 30 registrate nel 2016, infatti, si è passati a 286 segnalazioni nello scorso anno.