Home » Mobilitazione studentesca per la Palestina, occupati anche i licei

Mobilitazione studentesca per la Palestina, occupati anche i licei

Un momento dell'occupazione della facoltà di Scienze politiche all'università La Sapienza, Roma, 09 novembre 2023
Un momento dell’occupazione della facoltà di Scienze politiche all’università La Sapienza, Roma, 09 novembre 2023 – Roma.Cronacalive.it

Dopo le università di Napoli e Roma proseguono le occupazioni anche nei licei, in vista del corteo nazionale degli studenti il 17 novembre.

Continuano le proteste studentesche a sostegno del popolo palestinese.

La mobilitazione in solidarietà al popolo di Gaza e della Cisgiordania, al grido di “Palestina libera“, si estende dal sud al centro Italia, coinvolgendo ora anche gli istituti superiori, a partire da Napoli e Roma. Dopo l’occupazione delle università L’Orientale di Napoli iniziata lunedì scorso e quella della Sapienza di Roma, iniziata ieri e terminata dopo 24 ore, la protesta si diffonde anche nei licei.

I licei occupati a Napoli e Roma

A Napoli questa mattina è stato occupato il liceo Vico dagli studenti dell’omonimo collettivo e dai membri del coordinamento Kaos, con l’obiettivo di mandare un messaggio di solidarietà al popolo palestinese“. Quasi simultaneamente a Roma è stato occupato il liceo Pilo Albertelli. Come scrivono i ragazzi del movimento Osa: “mandiamo il nostro “abbraccio solidale con un pensiero particolare a quei nostri coetanei che dovrebbero stare a scuola ma non possono perché sono sotto i bombardamenti incessanti”.

A Napoli, il Senato Accademico dell’ateneo ha preso le distanze dall’occupazione esprimendo “sconcerto e preoccupazione per l’occupazione della sede di Palazzo Giusso”, un atto che “non solo rende impossibile l’ingresso agli studenti, al personale docente e amministrativo, causando la sospensione di tutte le attività didattiche, ma impedisce anche all’Istituzione di assolvere al suo ruolo di luogo di riflessione critica, di confronto libero e democratico”.

Le manifestazioni e i cortei universitari

A Roma, dopo l’occupazione lampo della facoltà di Scienze politiche, i giovani annunciano le prossime proteste. Gli studenti di ‘Cambiare Rotta‘, prima di smobilitare l’occupazione della Sapienza, hanno organizzato con i giovani palestinesi una manifestazione per la giornata di oggi in piazzale del Verano. Nei prossimi giorni, inoltre, è previsto un corteo universitario alla Sapienza per il 15 novembre, mentre il 17 novembre, in occasione della giornata dello studente, ci sarà la mobilitazione nazionale in tutte le scuole e le università per esprimere solidarietà al popolo palestinese.

I giovani dichiarano: “Contro la complicità dell’università con il regime di apartheid israeliano, contro gli accordi con la filiera della guerra, al fianco della resistenza palestinese“. Il movimento chiede la revoca della mozione di solidarietà con Israele, votata all’unanimità dal Senato accademico dell’ateneo il 10 ottobre: “la rettrice di Sapienza Polimeni e l’amministrazione tutta continuano a schierarsi a nome di tutto l’Ateneo dalla parte di Israele, e a tenere in vigore numerosi accordi”. Una revoca che non è arrivata dalla riunione di ieri del Senato accademico, motivo per il quale i ragazzi hanno dato fuoco con un fumogeno ad alcuni dei fogli contenenti gli accordi tra Israele e l’università romana.

I volantini per il popolo israeliano con le foto e le storie delle persone ostaggio di Hamas esposti in una bacheca della facoltà di Lettere della Sapienza
I volantini per il popolo israeliano con le foto e le storie delle persone ostaggio di Hamas esposti in una bacheca della facoltà di Lettere della Sapienza – Roma.Cronacalive.it

I volantini per Israele

Ma non tutte le voci sono allineate. Nelle vicinanze dell’occupazione de La Sapienza, infatti, sono comparsi alcuni volantini a sostegno del popolo israeliano, con le foto e le storie delle persone sequestrate da Hamas dal 7 ottobre. I manifesti esposti in una bacheca di Lettere recitano “Rapito da Hamas. Fai una foto e aiuta a riportarlo a casa vivo”, mentre quelli affissi all’esterno dei palazzi della città universitaria sono stati stracciati durante la notte.