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Protesta degli studenti alla Sapienza di Roma: occupata scienze politiche

Un momento dell'assemblea pubblica degli studenti all'Università La Sapienza presso il piazzale della facoltà di Scienze Politiche, Roma, 08 novembre 2023
Un momento dell’assemblea pubblica degli studenti all’Università La Sapienza presso il piazzale della facoltà di Scienze Politiche, Roma, 08 novembre 2023 – Roma.Cronacalive.it

Gli studenti chiedono il ritiro della mozione pro Israele: “Vogliamo che la Sapienza smetta di sostenere il regime di apartheid israeliano”.

Gli studenti dell’università La Sapienza di Roma hanno occupato la facoltà di Scienze Politiche per protestare contro la mozione votata all’unanimità dal Senato accademico che condannava l’attacco israeliano a Gaza. Gli studenti hanno appeso all’ingresso uno striscione con scritto “Scipol occupata” e hanno esposto le bandiere della Palestina.

L’occupazione è stata annunciata sui profili social dell’organizzazione “Cambiare Rotta“: “Anche la Sapienza dopo le occupazioni Padova, Venezia e Napoli si schiera per la Palestina Libera!”. “Vogliamo che la Sapienza smetta di sostenere il regime di Apartheid israeliano in Palestina, che tronchi immediatamente gli accordi con il criminale governo israeliano e con tutte le istituzioni che sorgono sui territori palestinesi occupati”.

L’occupazione della Sapienza

Alcuni studenti sono seduti per terra mentre al microfono si alternano le voci dei ragazzi. “Se siamo oggi in questo edificio è per dare voce alle 10mila persone uccise a Gaza. I nostri spazi ce li riprendiamo. E quindi decidiamo noi le posizioni politiche. E oggi decidiamo che la Sapienza si schiera contro Israele e con il popolo palestinese”, dicono alcuni degli studenti che dopo l’assemblea pubblica promossa dal movimento Cambiare Rotta sono riusciti a entrare all’interno della facoltà di scienze politiche.

“Vogliamo dire alla rettrice che noi non ci arrendiamo – dicono – Noi da qui non ci muoviamo”. Su uno striscione appoggiato sul pavimento si legge: “Sapienza for Palestine”. Nel frattempo la polizia ha chiuso di nuovo le porte della facoltà.