Non puoi accendere la stufa o il camino: in arrivo multe mai viste prima
Non tutti possono ancora accendere la stufa in casa, nonostante faccia freddo. Ecco dov’è prevista una pesante multa.
Siamo ormai arriva al mese di novembre e, quando siamo ormai in pieno autunno, le temperature iniziano a scendere in maniera anche piuttosto precipitosa. in particolar modo nelle zone del Nord Italia, dove tendenzialmente la stagione fredda è più rigida rispetto a quelle del Centro-Sud. Molte famiglie si sono quindi preparate non solo ad affrontare le temperature fredde, ma anche il caro energia, utilizzando le classiche alternative ai termosifoni.
Stiamo parlando ovviamente delle stufe e dei camini. Questi si sono rivelati davvero molto utili in termini di risparmio energetico, soprattutto negli ultimi due anni, quando il costo dei termosifoni è diventato un vero e proprio salasso. Tuttavia, nonostante le temperature si siano abbassate ovunque in Italia, non è ancora possibile accendere le stufe. Il motivo? La legge non lo consente.
Ecco dove non possono (ancora) essere accese le stufe
In queste ore coloro che accendono il proprio camino oppure la stufa potrebbero commettere un reato. Non è affatto un’esagerazione se diciamo che in diverse regioni del nord Italia c’è un vero e proprio divieto (con tanto di multa) per chi accende questi dispositivi. In particolare, la Regione Lombardia prevede una multa fino a 5.000 euro per coloro che accendono il camino o la stufa in inverno. Nello specifico, in molte zone d’Italia per quest’anno vige il divieto di utilizzare i generatori di calore che presentano una classe di prestazione emissiva inferiore a 4 stelle. Non solo camini e stufe, dunque, ma anche termostufe a legna.
Il motivo riguarda la tutela ambientale. Sebbene questi dispositivi utili a riscaldare la casa o una stanza siano particolarmente efficaci, il loro utilizzo comporta una notevole quantità di emissioni di sostanze nocive, dovute soprattutto al loro combustibile. Tuttavia, il divieto di accendere stufe e camini previsto nelle normative anti-inquinamento rischia di essere un’arma a doppio taglio. Questo perché non tutte le famiglie possono permettersi un sistema di riscaldamento alternativo (come ad esempio una stufa a pellet o, appunto, i termosifoni).
Ma quando è previsto il divieto di accendere stufe e camini? A partire dal 1° gennaio 2020, in tutto il territorio della Lombardia, è vietato installare generatori di calore che vengono alimentati da biomassa legnosa, oltre a quelle che presentano emissioni superiori a quelle consentite. I generatori, inoltre, non devono essere inferiori a 4 stelle. Ma anche le stufe a pellet sono interessate da quest’obbligo: a partire dal 1° ottobre 2018, infatti, non possono essere usate stufe a pellet con una potenza inferiore a 35kW.
Divieti anche in Veneto ed Emilia-Romagna
Ma non solo la Lombardia, anche altre Regioni hanno emesso norme che limitano l’utilizzo di dispositivi di riscaldamento come stufe e camini. In Veneto, infatti, non è possibile installare generatori con prestazioni inferiori a 3 stelle dal 2017, esteso poi a 4 stelle dal 2019, In Emilia-Romagna, invece, l’uso di stufe a legna, caminetti o stufe a pellet con classe inferiore a 3 è vietato. Così come non è ammesso l’utilizzo di biomasse legnose per poter alimentare il riscaldamento domestico. Bandita quindi legna, cippato, o pellet.
Come abbiamo detto, chi trasgredisce le regole relative al divieto di uso di stufe o camini in Lombardia può incorrere in una pesante multa che può arrivare fino a 5.000 euro. Tuttavia, le Regioni hanno messo a disposizione dei particolari incentivi per permettere ai cittadini di installare delle alternative con generatori di classe emissiva pari o superiore a 4 stelle.