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Schlein: “la riforma costituzionale di Meloni è una cortina fumogena per nascondere una manovra ingiusta”

La segretaria del Pd Elly Schlein
La segretaria del Pd Elly Schlein – Roma.Cronacalive.it

La segretaria del PD critica il governo per la legge di bilancio, tra aumenti delle tasse sulle famiglie e il taglio dei servizi sociali.

Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha duramente criticato la riforma costituzionale proposta dal governo Meloni. In un post sui social, Schlein ha infatti accusato Meloni di aver presentato la riforma come “la madre di tutte le riforme”, mentre in realtà è “una cortina fumogena per nascondere una manovra ingiusta”.

Giorgia Meloni ha avuto il coraggio di chiamare il suo pasticcio costituzionale ‘la madre di tutte le riforme’ mentre tradisce per prime le madri e i padri di questo Paese nella legge di bilancio: aumenta le tasse su pannolini, seggiolini e assorbenti, non investe sugli asili nido, dimentica la scuola, taglia sulla sanità e sulle disabilità, non mette un euro sulle persone non autosufficienti. Così si aggrava il carico di cura sulle famiglie che pesa soprattutto sulle donne, tenendole a freno nel lavoro e nell’impresa”.

“Una manovra che è un capolavoro di iniquità perché riesce a colpire tutte le generazioni: le più anziane perché fa cassa sulla sanità e sulle pensioni dei dipendenti pubblici e delle donne, le nuove generazioni perché mancano completamente il diritto allo studio, il diritto alla casa, il clima, il trasporto pubblico e il salario minimo. Insomma, una manovra senza futuro. Con il taglio del cuneo, la riforma fiscale e ora pure gli sgravi per le lavoratrici con figli che durano solo il tempo di scavalcare le europee”.

“E come un fumogeno buttano fuori proprio adesso – che caso! – una riforma costituzionale pasticciata e pericolosa per distogliere l’attenzione da una manovra che sbugiarda la loro propaganda elettorale e non dà risposte al Paese. Non glielo permetteremo, daremo battaglia in Parlamento e fuori, a cominciare dall’11 novembre in Piazza del Popolo a Roma”, conclude Schlein.