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Roma, non andate al Gianicolo a mezzogiorno: questo e altri segreti che neppure i romani conoscono

Alla scoperta di Roma
Roma, sullo sfondo la Basilica di San Pietro – Roma.Cronacalive.it

Considerata da sempre “la città più bella del mondo”, Roma è un vero gioiello. Oggi ve ne riveliamo segreti e curiosità.

“Tutte le strade portano a Roma”. In pochissime parole questo detto rende l’idea di grandezza che la capitale è riuscita a ottenere nei secoli. Un credito con la storia che si può respirare in ogni sua piazza e vicolo, sui tetti delle case e sulle facciate dei gloriosi palazzi. A Roma hanno vissuto i più grandi imperatori e giganti della storia e di ognuno di loro c’è traccia nella bellezza di questa città meravigliosa.

Ma Roma non è solo gloria e sfarzo che, accumulato negli anni di imperi e conquiste, oggi si presenta a noi con una bellezza intatta e spiazzante. Nella città eterna esistono misteri e racconti nascosti che spesso neanche i residenti conoscono. Oggi in questo articolo vogliamo parlarne, mostrandovi ciò che la città di Roma nasconde quasi con gelosia.

Stiamo parlando di curiosità mistiche ed esoterismo, ma anche di leggende e miti che, per secoli, hanno accompagnato lo sviluppo e l’affermazione della città. si dice ad esempio che a Roma, in Piazza Vittorio Emanuele II, sia possibile celebrare una formula magica che permette di trasformare il piombo in oro. Un mistero a cui ha dato adito Massimiliano Palombara, esperto e appassionato di occultismo che, nel 1600, fece incidere una formula segreta sulla porta della sua villa. Una porta che è tutt’ora intatta, anche se ciò che è scritto non è stato ancora decifrato.

Alla scoperta di Roma
Fontana a Roma – Roma.Cronacalive.it

Le curiosità di Roma

Sono davvero numerose le leggende e le curiosità che caratterizzano la Capitale. Ad esempio, non tutti sanno che la storia dei “nasoni” le fontanelle tipiche della città, hanno una storia secolare. Nel 1874 furono realizzate delle fontane in Ghisa in molti punti della città. Queste presentavano tutte tre bocchette a forma di drago, ma anni dopo il disegno delle fontanelle venne modificato, passando ad un cannello liscio che oggi  viene chiamato, appunto, “nasone”. Se amate le fontane romane e vi piacerebbe fare una caccia al tesoro, allora divertitevi a cercare le meravigliose le fontanelle della “lupa imperiale”. Sono state installate tra il 1920 e il 1930 e in tutta Roma ve ne sono solo una decina.

Un’altra curiosità interessante e alquanto enigmatica è il famoso “buco della serratura”. Per poter ammirare questa incredibile opera dovete recarvi presso il Giardino degli Aranci, sul colle Aventino. Raggiunta la meta prosegue per Piazza Cavalieri di Malata e raggiungete la Villa dell’omonimo Priorato. Se il portone della villa è chiuso allora vi invitiamo a guardare attraverso la serratura: assistere ad un gioco di prospettive meraviglioso. Non appena il vostro sguardo scruterà oltre il buco noterete la meravigliosa Basilica di San Pietro che apparirà quasi ingrandita grazie ad un effetto cannocchiale.

Alla scoperta di Roma
La Basilica di San Pietro vista dal “buco della serratura” – Roma.Cronacalive.it

Se amate la storia antica di Roma e la vostra tappa preferita è il Colosseo, allora anche qui avrete una meravigliosa sorpresa. Proseguendo in direzione San Giovanni potrete notare le rovine di un edificio di grandi dimensioni nei pressi dell‘Anfiteatro Flavio. È qui che alloggiavano i gloriosi gladiatori, dove potevano allenarsi nel piccolo anfiteatro e dormire nelle celle che si trovano all’interno del cortile.

Ma non è finita. A Roma c’è un’altra incredibile curiosità che vi coglierà di sorpresa. Se a mezzogiorno ci troverete vicino al Gianicolo – ve lo sconsigliamo se avete paura di forti rumori – sentirete con chiarezza lo sparo di un cannone! Si, avete capito bene, si tratta di un vero cannone (ovviamente caricato a salve).  Si tratta di una tradizione secolare che affonda le sue radici nel 1847. A volerlo fu proprio Pio IX, il quale desiderava che le campane della Chiesa di Roma suonassero tutte insieme.