Viaggio della Memoria, Grassadonia: “Dall’orrore di allora alle discriminazioni di oggi”
“Ad Auschwitz nel ricordo delle tante persone LGBT+ vittime della ferocia nazifascista”. Così Grassadonia durante il Viaggio della Memoria
La seconda giornata del Viaggio della Memoria è quella che porta direttamente agli orrori dei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau: e la commozione è il sentimento che travolge anche Mariella Grassadonia, coordinatrice dei Diritti LGBT+ di Roma Capitale: “La cosa più preziosa di questo Viaggio della Memoria, ad Auschwitz e Birkenau, è averlo condiviso con centinaia di giovani studenti. Leggere l’incredulità dei loro sguardi – commenta Grassadonia – mentre ascoltano gli atroci racconti delle persone sopravvissute come Sami Modiano e Tatiana Bucci. Osservare i loro timidi movimenti nel bisogno di stringersi e sfiorarsi come a voler scaldarsi a vicenda davanti al gelo di quelle storie”.
“Porto con me in questo viaggio – continua Marilena Grassadonia – il ricordo e la storia di tante persone lgbt+ perseguitate e uccise dalla violenza nazifascista. Quei triangoli sui loro vestiti, ogni colore una storia da cancellare che ci racconta di un triangolo rosa per gli uomini gay e di un triangolo nero per le persone “asociali” tra cui le donne lesbiche, rese invisibili, non nominate, non degne di essere individuate”.
“Ricordare l’orrore della Shoah è un preciso dovere di ciascuno di noi. Immaginiamo – è il commento di Valerio Casini e Francesca Leoncini, consiglieri capitolini di Italia Viva – un futuro libero dall’odio e da ogni forma di discriminazione ed è questo il messaggio che vogliamo consegnare alle giovani generazioni”.
Viaggio della Memoria, Pratelli: “Siamo testimoni e sentinelle”
“L’esperienza che stiamo facendo è potentissima, decisiva, anche molto difficile“. A parlare qui è Claudia Pratelli, assessore di Roma Capitale alla Scuola, Formazione e Lavoro. “La facciamo – continua Pratelli –perché non succeda mai più. Perché tutte e tutti noi ci prendiamo un compito: quello di essere testimoni e sentinelle. Quello di prendere parte, di non tacere davanti alle ingiustizie. Mai. Quelle più evidenti e quelle più subdole. Viaggi come questo – conclude l’assessore – servono a seminare antidoti all’indifferenza e a coltivare coscienze capaci di riconoscere, scegliere e reagire”.