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Omicidio Desirée Mariottini, cadono alcune accuse: disposto un appello bis

Appello bis per l'omicidio di Desirée Mariottini
Un momento della lettura della sentenza per l’omicidio di Desirée Mariottini nell’aula bunker di Rebibbia. Roma, 19 giugno 2021 – CronacaLive ediz. Roma

Disposto un appello bis sull’omicidio della 16enne Desirée Mariottini in seguito alla caduta di alcune accuse per i quattro imputati.

I giudici della prima sezione hanno disposto un appello bis per i quattro imputati nella morte della 16enne Desirée Mariottini, originaria di Cisterna di Latina. La ragazza fu trovata senza vita a causa di un mix di droghe, il 19 ottobre del 2018, all’interno di un immobile abbandonato nel quartiere San Lorenzo, a Roma.

Ieri è arrivata la notizia che in Cassazione sono cadute alcune accuse nei confronti degli imputati. Di conseguenza, si terrà un appello bis per Mamadou Gara che era stato condannato all’ergastolo con l’accusa di omicidio. Per Brian Minthe, condannato a 24 anni e mezzo, è stato invece ordinato un nuovo processo in relazione alla cessione di droga.

Per quest’ultimo è caduta anche una aggravante così come per Alino Chima che aveva ricevuto una condanna in secondo grado a 27 anni. Infine Yussef Salia, condannato in Appello all’ergastolo, è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale mentre per tutte le altre accuse è stata confermata la sua responsabilità.