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Prevenzione occhi: nessun controllo dall’oculista per 27 italiani su 100

Visita oculistica – Roma.Cronacalive.it (foto Depositphotos)

In occasione della Giornata mondiale della vista, in risalto l’importanza della prevenzione con controlli periodici per la salute degli occhi

Scarsa attitudine a prevenire le malattie oculari: è ciò che emerge da un’indagine realizzata dall’Istituto Bhave in collaborazione con la rivista di politica sanitaria ‘Italian Health Policy Brief’, i cui risultati sono stati presentati al ministero della Salute in occasione di un evento promosso dall’Intergruppo parlamentare per la prevenzione e la cura delle malattie degli occhi, co-presieduto dal senatore Giovanni Satta e dall’onorevole Matteo Rosso.

27 italiani su 100 non vanno mai dall’oculista; tra i pazienti con patologie oculari, solo 1 su 3 fa controlli regolari, mentre il 35% non adotta comportamenti adeguati per evitare che queste patologie peggiorino.

Inoltre il 39% degli intervistati con ipertensione, malattie cardiovascolari e diabete non previene in alcun modo le patologie oculari.

In Italia sono ben 5 milioni le persone colpite da retinopatia diabetica, maculopatie e glaucoma, conseguenza della scarsa attitudine alla prevenzione.

Controlli periodici dall’oculista come prevenzione

Le malattie oculari colpiscono dunque milioni di persone in Italia, ma spesso potrebbero essere curate con successo se venissero individuate in tempo grazie ai controlli periodici. Ecco perché la prevenzione è di fondamentale importanza per mantenere in salute la vista.

La Società Oftalmologica Italiana consiglia una visita ogni due anni dopo i quarant’anni e visite a cadenza annuale per gli over sessanta.

Rafforzare la cultura della prevenzione

In apertura dell’evento il Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus Mario Barbuto ha sottolineato che «è ancora poco attuata la prevenzione, affidata solo alla buona volontà, piuttosto che divenire il luogo e il momento di partenza della filiera della salute dei nostri occhi, ossia: visita oculistica periodica, diagnosi precoce, trattamento tempestivo, riabilitazione efficace. L’attuale sistema di erogazione dei servizi pubblici oculistici è troppo incentrato sull’ospedale, contribuendo così a generare lunghe liste d’attesa, una barriera d’accesso per le cure delle malattie degli occhi, soprattutto per le fasce meno abbienti della popolazione. Occorre invertire la tendenza e portare la prevenzione sul territorio, accanto ai cittadini, senza attendere e aspettarsi che siano questi ultimi a doverla cercare, scoprire e praticare».

A questo proposito il senatore Giovanni Satta ha poi dichiarato: «Il nostro lavoro sarà certamente orientato al rafforzamento della cultura della prevenzione ma anche a favorire il pieno, equanime e territorialmente omogeneo accesso alle cure e ai trattamenti; lo faremo, oltre che con l’ascolto del mondo advocacy, con adeguati interventi legislativi e con una costruttiva convergenza con il Governo e le diverse istituzioni sanitarie del Paese, nella consapevolezza che un quadro assistenziale più efficace ed efficiente si traduce in un sostanziale contributo alla sostenibilità».