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Scioperi: domani a rischio bus, tram e metro, martedì 10 tocca ai taxi

Tpl sciopero
Sciopero del Trasporto Pubblico Locale. Immagine reprtorio. Roma CronacaLive.it

Domani bus, tram e metro a rischio per 24 ore: è lo sciopero rimandato della scorsa settimana. Martedì tocca ai taxi, contro il decreto Asset

Si annunciano 48 ore di passione per i romani che usano mezzi pubblici e taxi: da lunedì 9 ottobre, appena passata questa mezzanotte, scatta lo sciopero di 24 ore per bus, tram e metro, recuperando così quello annunciato la scorsa settimana e spostato a domani dopo la sforbiciata alla durata imposta dalla precettazione firmata dal ministro Matteo Salvini; martedì 10, però, si fermano per 24 ore i taxi, per protesta contro il decreto Asset e che consente al Campidoglio di  aumentare del 20% le licenze per le auto bianche.

Dopo le 24 di oggi, il primo colpo inferto dallo sciopero dei mezzi pubblici colpisce le corse notturne dei bus 38, 44, 61, 86, 170, 246, 301, 451, 664, 881, 916, e 980 e le linee 314, 404, 444 della società Roma Tpl.

Staffetta di scioperi per 48 ore: lunedì 9 il trasporto pubblico e martedì 10 i taxi

Sciopero dei taxi a Roma, immagine archivio. Roma-CronacaLive.it
Sciopero dei taxi a Roma, immagine archivio. Roma-CronacaLive.it

Il meglio, però, è riservato alle fasce dei pendolari: dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio, sono a rischio metro, tram, bus e treni, con una finestra di garanzia dall’inizio del servizio di ciascuna linea fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20. Durante lo sciopero potrebbero restare chiuse e ferme scale mobili, ascensori, montascale e biglietterie, mentre si potrà acquistare regolarmente il biglietto online e l’unico spazio bike fruibile sarà quello della stazione Jonio.

A rischio anche il servizio Cotral e quello ferroviario per Metromare e Roma – Civita Castellana – Viterbo: si prevede lo stop dalle 24 alle 5,29, dalle 8,30 alle 16,59 e dalle 20 alle 23,59.

La protesta dei lavoratori del trasporto pubblico locale è alquanto variegata: il sindacato Usb rivendica, tra le motivazioni, il blocco delle spese militari, un miglioramento del salario d’ingresso, la sicurezza dei lavoratori in servizio, l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e la possibilità di esercitare liberamente il diritto di sciopero anche nei servizi pubblici essenziali (senza precettazione, dunque).

Superate le prime 24 ore di lunedì 9 ottobre, il giorno dopo si replica, con lo sciopero, di altre 24, dei tassisti. Nell’occhio del ciclone, il decreto Asset, provvedimento del governo pensato per consentire al Campidoglio di aumentare il parco auto bianche della Capitale bandendo il 20% di licenze rispetto all’attuale.