Semplificazione normativa per la realizzazione del solare sui tetti degli edifici nei territori comunali, anche in una città d’arte come Roma
L’articolo 9 del D.L.17/2022 – Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili per il rilancio delle politiche industriali – prevede che “l’installazione, con qualunque modalità, di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici […] è considerata intervento di manutenzione ordinaria e non è subordinata all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso“.
L’installazione “con qualunque modalità” citata dal Decreto indica impianti di qualunque dimensione, siano essi integrati, parzialmente integrati, inclinati su tetti piani, in facciata ecc.
A meno che la verifica escluda l’interesse culturale – caso in cui si può procedere con il regime di attività edilizia libera – per gli immobili interessati dal codice dei beni culturali e del paesaggio è invece richiesta l’autorizzazione del soprintendente o l’autorizzazione paesaggistica semplificata da presentare al Comune di Roma, ad eccezione delle installazioni integrate nelle coperture e non visibili dallo spazio pubblico esterno e dai punti di vista panoramici (se i manti di copertura non sono realizzati in materiali della tradizione locale).
È possibile quindi installare il fotovoltaico sui tetti anche a Roma nel 95% dei casi del territorio comunale senza procedure burocratiche di autorizzazione.
Ad affermarlo è Italia solare che ha presentato il documento “Solare sui tetti di Roma. Il punto sulla semplificazione delle procedure” in un evento in collaborazione con Roma Capitale e con il patrocinio di Città Metropolitana di Roma Capitale.
“La semplificazione normativa oggi permette di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti delle abitazioni senza alcun iter autorizzativo perché considerati interventi di manutenzione ordinaria e pertanto non sono subordinati all’acquisizione di
alcun atto di assenso”, spiega Emilio Sani, consigliere di Italia solare. A Roma queste condizioni riguardano circa il 95% del territorio comunale.
Rimangono invece in vigore i criteri di tutela e integrazione dei pannelli solari stabiliti dal piano regolatore per gli edifici e le aree ricomprese nella Carta della Qualità, per i quali è necessario ottenere l’assenso da parte delle autorità competenti.