Ex Carabiniere rivela: “Emanuela Orlandi è sepolta sotto Castel S. Angelo”. Pietro Orlandi: “Pura Follia
Rivelazioni scioccanti dell’ex Carabiniere sul caso Orlandi, ma il fratello Pietro smentisce.
Ci sono incredibili novità sul caso Emanuela Orlandi, o forse no. La rivelazione sul presunto luogo di sepoltura da parte di un ex carabiniere, infatti, ha riacceso i riflettori su uno dei più grandi e irrisolti misteri della storia della Repubblica italiana. Tuttavia i dubbi restano moltissimi.
Partiamo dai fatti. Nella giornata di sabato 3 giugno, Antonio Goglia, ex carabiniere e dipendete comunale di San Giorgio a Cremano, ha deciso di mandare una lettera al Sostituto Procuratore Stefano Luciani, ovvero l’incaricato della riapertura delle indagini sul caso Orlandi da parte della Procura di Roma.
Secondo Goglia, il corpo della povera Emanuela Orlandi si troverebbe nei pressi dei “sotterranei di Castel Sant’Angelo“, a Roma. Un palazzo simbolo della chiesa vaticana, spesso accusata di non voler collaborare con la giustizia italiana o, addirittura, di voler occultare presunte prove dell’accaduto.
Affermazioni clamorose che gettano più ombre che luci sul possibile ruolo della Chiesa nella vicenda Orlandi e su un possibile (quanto scabroso) epilogo di questa vicenda. Secondo Goglia, dunque, è dal famoso castello romano che gli inquirenti dovrebbero ripartire con le ricerche. Tuttavia, ad essere molto scettico sulle dichiarazioni dell’ex carabiniere, è proprio il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi.
Pietro Orlandi sulle parole dell’ex carabiniere: “Pura follia”
Non sembrano esserci dubbi da parte di Pietro Orlandi, il quale ha parlato di “follia” riferendosi alle parole di Goglia. Il fratello di Emanuela, che non ha mai smesso di cercarla nemmeno alla soglia dei 40 anni dalla sua sparizione, esprime tutta la sua perplessità sulle affermazioni dell’ex carabiniere. In un’intervista all’Ansa, Pietro Orlandi ha infatti dichiarato id conoscere già da anni Antonio Goglia, il quale in passato avrebbe scritto diverse volte alla procura di Roma, fornendo ipotesi sul caso Orlandi, “senza mai riscontri“.
Solo un tentativo di apparire, dunque, da parte dell’ex carabiniere, intercettato e smentito, però, dal fratello della ragazza scomparsa. Non ci sarebbero prove, infatti, che il corpo di Emanuela si trovi attualmente nei sotterranei di Castel Sant’Angelo e tutto fa pensare che si tratti di una pista non suffragata da prove concrete.
Il caso Orlandi e la commissione d’inchiesta
Emanuela Orlandi è una cittadina vaticana, scomparsa il 22 giugno del 1983. Il suo caso ha tenuto con il fiato sospeso un intero Paese e, fin da subito, ha raggiunto dimensioni internazionali, a causa di ipotesi (mai dimostrate del tutto) legate al terrorismo o a intrighi politici e religiosi. Anche le dichiarazioni di Antonio Goglia (almeno secondo Pietro Orlandi) potrebbero rientrare tra i numerosi tentativi di protagonismo da parte di chi in realtà non può dimostrare nulla.
Ancora oggi (il prossimo 22 giugno saranno 40 gli anni passati dalla sua scomparsa) il caso continua ad attirare l’attenzione di molte persone in tutto il mondo, le quali sperano in una nuova svolta. Il 23 marzo 2023, infatti, la politica italiana ha deciso di intervenire approvando alla Camera l’apertura di una Commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Un passo importante che ha riacceso le speranze per la soluzione del caso.