Il titolare dell’azienda dove lavorava Singh Satnam, il bracciante indiano deceduto a causa di un incidente sul lavoro il 19 giugno, è stato arrestato. Inizialmente ipotizzato come omicidio colposo, l’accusa è stata modificata in “omicidio doloso con dolo eventuale“.
L’arresto del titolare dell’azienda
Nella mattina del 2 luglio, i Carabinieri di Latina hanno eseguito l’arresto del proprietario dell’azienda agricola, su disposizione del giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Latina. La decisione è stata presa in seguito alla richiesta del magistrato inquirente, il Sostituto Giuseppe De Falco.
Il tragico incidente del 19 giugno
Satnam Singh è stato coinvolto in un incidente sul lavoro in cui è stato travolto da un macchinario, perdendo un braccio. Nonostante le gravi condizioni in cui versava, nessuno ha prestato soccorso e il 118 non è stato chiamato. L’uomo è stato trasportato vicino alla sua abitazione e solo successivamente è stato allertato il servizio sanitario, che ha tentato il trasporto in eliambulanza al San Camillo di Roma. Purtroppo, Singh è deceduto tragicamente poco dopo il ricovero.
Le conseguenze dell’assenza di soccorso tempestivo
Secondo l’esame autoptico, un intervento immediato avrebbe potuto salvare la vita di Singh Satnam. Tuttavia, la mancanza di tempestività nel chiedere aiuto ha portato alla morte del bracciante, impiegato in nero presso l’azienda.